Il Pistacchio di Raffadali è Dop
Nel comparto Cibo è la numero 173 delle Denominazioni italiane
Il "Pistacchio di Raffadali" nel registro delle Dop, le denominazioni di origine protetta. Approvata dalla Commissione Ue la domanda di iscrizione. Nel comparto Cibo, è la numero 173 delle DOP dell’Italia e la numero 313 nel totale delle Indicazioni Geografiche agroalimentari italiane. Mentre salgono così a 1607 i prodotti alimentari protetti presenti in banca dati Ue.
La Dop Pistacchio di Raffadali è riservata al prodotto, in guscio, sgusciato o pelato, delle piante della specie botanica "Pistacia vera", cultivar "Napoletana", chiamata anche "Bianca" o "Nostrana", innestata su "Pistacia terebinthus" volgarmente chiamato (Scornabeccu).
Il “Pistacchio di Raffadali” è prodotto nella provincia di Agrigento, dove le condizioni di elevata aridità e l’esposizione soleggiata a sud delle piantagioni, consentono di ottenere un frutto dalle caratteristiche qualitative particolari, contraddistinto da un sapore dolce, gradevole e pronunciato e da un’elevata resa in olio. Cresciuta a partire dalla seconda metà del XIX secolo, la coltivazione di pistacchi prese piede quando pascoli interi e terreni abbandonati vennero trasformati in piantagioni e la coltura divenne il fulcro dell’intero sistema agricolo ed economico regionale.
Caratteristica l'impronta lasciata nel paesaggio da questa tipica coltivazione che vede diffuse piante basse con i rami che toccano quasi il terreno.