17 Marzo 2022 | None

Il mercato dell'Agricoltura 4.0 in Italia tocca quota 1,6 mld nel 2021

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I dati dell'Osservatorio Smart Agrifood. Spinta dagli incentivi, crescono anche superfici "digitalizzate"

L’agricoltura italiana è sempre più smart.

Nonostante la pandemia, infatti, negli ultimi due anni l’Agricoltura 4.0 ha continuato il suo percorso di sviluppo. Il mercato nazionale è più che raddoppiato, passando dai 540 milioni di euro di fatturato del primo semestre 2020 a 1,3 miliardi a fine 2020, fino ad arrivare a quota 1,6 miliardi nel 2021 (+23%). E in parallelo alla crescita del settore, crescono anche gli ettari coltivati con strumenti di Agricoltura 4.0 da parte delle aziende italiane, che nel 2021 toccano il 6% della superficie totale.

Sono questi alcuni dei risultati della nuova ricerca realizzata dell’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE dell’Università degli Studi di Brescia, presentata al convegno “Smart agrifood: raccogliamo i frutti dell’innovazione digitale!”.

A guidare la crescita del settore sono le macchine e le attrezzature agricole nativamente connesse (47% del mercato, +17% rispetto al 2020), seguite dai sistemi di monitoraggio e controllo applicabili a mezzi e attrezzature agricoli post vendita (35%), spinte anche dagli incentivi fiscali che stanno contribuendo al rinnovamento del parco macchine aziendale.

I TREND POSITIVI CONFERMATI DALLE AZIENDE AGRICOLE

Aumenta la quota di agricoltori che utilizza almeno una soluzione di Agricoltura 4.0. Sono oltre il 60% nel 2021 (+4% rispetto al 2020) mentre più del 40% utilizza almeno 2 soluzioni. Tra le più utilizzate, si trovano i software gestionali per le imprese agricole, seguiti dai sistemi di monitoraggio e controllo delle macchine agricole. Nonostante attualmente l’incidenza sul valore di mercato sia ancora limitata, risulta significativa anche la crescente adozione dei sistemi di supporto alle decisioni da parte delle imprese utilizzatrici, confermata anche dagli investimenti previsti per il futuro.

L'AGRICOLTURA 4.0 TRASCINATA DAGLI INCENTIVI

La crescita del mercato, secondo l’Osservatorio Smart Agrifood, è senza dubbio trainata dagli incentivi, in particolare dalle agevolazioni previste nei Psr e dal Piano transizione 4.0: circa i tre quarti del campione dichiara di avere impiegato almeno un incentivo di Agricoltura 4.0. L’84% degli agricoltori sostiene che gli incentivi hanno avuto un impatto determinante sulle scelte di investimento, consentendo di: anticipare un investimento già previsto per il futuro (44% delle aziende), investire in più soluzioni (20%), investire in una soluzione più costosa rispetto a quanto preventivato (20%). Nonostante l’influenza positiva di tali iniziative, non mancano le criticità che ne ostacolano la fruizione: in primis l’eccesso di burocrazia necessaria per l’ottenimento dei finanziamenti. In secondo luogo, gli incentivi non sembrerebbero considerare alcune esigenze delle aziende agricole, e non sarebbero quindi utili per acquistare tutte le soluzioni di cui hanno bisogno.

LE TECNOLOGIE BLOCKCHAIN & DISTRIBUTED LEDGER NEL SETTORE AGROALIMENTARE

Anche nel 2021, il settore agroalimentare continua a guardare con forte interesse alle tecnologie Blockchain & Distributed Ledger: nei progetti internazionali che le adottano, l’agrifood è il quarto settore, contando il 6% dei progetti pilota e operativi. Sebbene rispetto al passato abbia perso una posizione, si assiste a un consolidamento progressivo – seppure lento – della tecnologia con un aumento rispetto al 2020 dei progetti operativi, che costituiscono il 17% dei 106 progetti identificati (+ 9%). Ci si trova comunque ancora in una fase di sperimentazione, con il 55% dei casi costituti da annunci e il 28% da progetti pilota.

Nel settore agrifood la Blockchain continua a essere utilizzata soprattutto per obiettivi di marketing e per conseguire migliori opportunità commerciali (54% dei casi); ma aumenta la consapevolezza rispetto alle potenzialità della tecnologia. La ricerca di una maggiore efficienza nei processi di gestione e coordinamento della supply chain è infatti un obiettivo ampiamente ricercato in quasi la metà dei progetti (47%). Non mancano anche nel 2021 obiettivi legati alla necessità di una maggiore supervisione dei processi per migliorare la sostenibilità, ambientale e/o sociale, della filiera (26% dei casi); nel 13% delle progettualità, inoltre, si punta a rendere più efficaci ed efficienti le procedure legate al richiamo dei prodotti in caso di criticità.