Il biologico in primo piano con Anabio-Cia a Terra Madre 2024
Una vetrina per le produzioni agricole e uno spazio di confronto tra produttori e cittadini
Tanto spazio anche per il biologico a Terra Madre 2024 targata Cia-Agricoltori Italiani. Con la sua Associazione di promozione, Anabio, arrivate anche al Salone del Gusto, nel Parco Dora di Torino, le proposte e le richieste per la tutela e la valorizzazione del settore, oltre a una selezione di prodotti tipici che nel bio hanno ritrovato rinnovato carattere e qualità.
Allo stand Cia, attraverso tre workshop, parte della più ampia programmazione sostenuta dal ministero dell’Agricoltura e della Sicurezza Alimentare, sfide e prospettive per le produzioni bio nazionali che già vantano la leadership Ue grazie alle 84 mila aziende agricole attive sul territorio - più del doppio della Germania e un terzo in più della Francia – per 2,5 milioni di ettari di superfici vocate, il 19,8% della Sau agricola nazionale, risultato vicinissimo il target del 25% atteso dall’Europa.
“Non più tardi di due mesi fa infatti -ha ricordato il presidente nazionale di Anabio-Cia, Giuseppe De Noia- l’Assemblea annuale dell’associazione ha messo a punto un memorandum con i sei pilastri su cui costruire il futuro dell’agricoltura bio: procedure di certificazione più snelle; campagne informative e di comunicazione per incentivare i consumi; meno burocrazia nella fase di conversione e in quella di mantenimento; sgravi fiscali al settore; uniformità in Europa riguardo alle norme sulla produzione, commercializzazione e controlli nel comparto e, infine, maggiori sostegni a ricerca, innovazione e formazione”.
E, dunque, anche per contribuire a raggiungere nuovi e più importanti traguardi che Anabio-Cia ha allestito alla mostra-mercato una vetrina ad hoc per i prodotti biologici delle aziende associate e arricchito il contesto con momenti aperti di confronto e dibattito con le aziende del bio associate presenti e i cittadini.
Inoltre, sono stati illustrati i contenuti e le azioni previste dal progetto “Il biologico tra tradizione e innovazione” finanziato dal Masaf a inizio anno e che Anabio-Cia sta portando avanti in favore delle aziende associate. Un confronto con queste ultime, utile a comprendere le loro esigenze e richieste, ma anche ad ascoltare i cittadini per rilanciare il ruolo dell’informazione sulle produzioni e della promozione dei consumi bio.
Centrale la voce delle aziende e delle loro esperienze, sollecitando la curiosità dei presenti intorno alle loro produzioni che dal campo alla tavola segnano un percorso coerente con la filosofia del buono e giusto, attraverso le pratiche agro-ecologiche, la buona gestione del suolo e dell’acqua e la trasparenza nei confronti del consumatore. Si è parlato di cereali, grani antichi e prodotti derivati con un’azienda biologica della Toscana, del riso con due aziende di Lombardia e Piemonte, della produzione di mandorle biologiche e dei tanti modi di valorizzare l’olio extravergine di oliva bio con una Cooperativa della Puglia, delle tante birre speciali e del miele con il Consorzio Birre Piemonte e un apicoltore della Valtellina.