17 Marzo 2006
I lavori dell'Assemblea della Cia del Friuli Venezia Giulia
Non solo grandi opere, ma collegamenti territoriali diffusi; proposta alle altre organizzazioni agricole di un percorso unitario; difesa dell'autonomia della Cia; un ventaglio di richieste alla Regione tra cui la richiesta dell'avvio della concertazione sul Piano energetico regionale, una maggior efficienza della pubblica amministrazione, e la necessità di velocizzare i tempi di approvazione del Piano di sviluppo rurale affinché sia operativo a partire dal 2007. Un intervento a 360 gradi, quello di Manuela Botteghi, presidente regionale della Cia del Friuli Venezia Giulia, che in occasione dell'Assemblea regionale della Confederazione, e davanti a un parterre ricco di politici e ospiti istituzionali, ha spaziato da problematiche agricole regionali a quelle nazionali. Uno sguardo anche all'economia globale fatto più di finanza che di produzione ,fatto questo che impoverisce il mondo dell'economia reale e intere popolazioni.
La Botteghi ha parlato anche di attualità politica e ha sottolineato l'importante presenza all'Assemblea del mondo politico e istituzionale e della rappresentanza del mondo agricolo, economico, ambientale e accademico che hanno portato il loro contributo al dibattito . Valorizzare il territorio, in quanto risorsa, perché solo così si può dar vita a un'agricoltura multifunzionale e di qualità.
Rifacendosi ai dati forniti da un'indagine condotta dall'Ires regionale, riguardante alcuni trend dal 2000 al 2005, la presidente ha snocciolato dati e numeri relativi all'agricoltura regionale, che dimostrano come le aziende agricole siano sempre più professionali, orientate alla ricerca dell'efficienza e al mercato. Per quanto riguarda il valore delle produzioni, ha evidenziato un segno più per vino e mele e carni suine e pollame, (ma la paura dell'aviaria ha attualmente azzerato il beneficio). Segno meno invece per mais, soia, carni bovine. Stabili latte e uova.
Il presidente regionale ha parlato, tra l'altro, del Sistema di servizi integrati per lo sviluppo agricolo e rurale ("dovremo migliorare la qualità degli interventi, contribuire di più alla fornitura di input per la ricerca applicata e di output verso le aziende, rafforzare i legami di tutto il sistema scientifico e divulgativo"); dell'Ersa ("notiamo un preoccupante silenzio, a che punto è il lavoro conseguente alla riforma?"); dell'organismo pagatore regionale ("parliamone, anzi, facciamolo"); sulla sussidiarietà ("si, ma non deve diventare autosfruttamento"); della presenza delle donne in agricoltura come in politica ("le quote sono necessarie come il gesso per un braccio rotto"); degli Ogm; la ricerca decentrata; del welfare ("investiamo di meno sulle mura e di più sulla quantità e la qualità professionale dei lavoratori"); del Corridoio 5 ("si, ma su tracciati esistenti").
L'assessore regionale all'Agricoltura, Enzo Marsilio, ha raccolto gli indirizzi forniti dalla Cia, ribadendo la necessità "di fare sistema, in quanto ora come ora il settore primario è troppo debole strutturalmente per affrontare le sfide di un mercato più ampio. Proseguiremo sulla strada della concertazione anche per ricollocare il sistema agricolo nel quadro di una gestione territoriale che non è solo riqualificazione ambientale".
Il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, apprezzando l'impostazione ampia e chiara data ai problemi dell'agricoltura nella nostra regione, ha assicurato il suo impegno e di tutto il consiglio perché le leggi siano sempre più efficaci e tempestive.
Sono intervenuti nel dibattito anche i rappresentanti di Confagricoltura Colutta, Coldiretti Vatri, i consiglieri regionali e vicepresidenti del Consiglio Asquini e Monai, il consigliere Paselli, il presidente della seconda Commissione consiliare Bolzan, l'on. Maran, il presidente regionale Lega Cooperative Marinig, il preside della Facoltà di Agraria dell'Università di Udine prof.Vianello, il presidente del Consorzio Agrario Colussi,il presidente Cia Gorizia Canesin, Burdin agricoltore di Cormòns, Edi Bukavec segretario Kmecka Zveza, Driussi, agricoltrice presidente Donne in Campo regionale, Benedetti, presidente Cia Udine, Zanin vicepresidente Anp regionale . Nella seconda parte sono stati nominati i delegati regionali all'Assemblea nazionale , approvato il bilancio preventivo 2006, i documenti politici e gli ordini del giorno Infine, è stato sancito l'ingresso nell'Assemblea regionali dei rappresentanti della Cia di Pordenone e la decadenza di quanti hanno aderito ad altra organizzazione pordenonese.