Grano duro in lieve calo nel 2020 a 3,9 mln di tonnellate
Colpa del clima anomalo. Le stime di Italmopa
Nonostante l’incremento delle superfici, la produzione nazionale di frumento duro dovrebbe registrare nel 2020 un volume produttivo di circa 3,9 milioni di tonnellate, in contrazione del 2,5% rispetto alla produzione dell’anno precedente, e a fronte di un fabbisogno dell’industria molitoria superiore a 5,8 milioni di tonnellate.
Questi i dati, ancora provvisori, resi noti da Italmopa-Associazione Industriali Mugnai d’Italia (Federalimentare-Confindustria).
La riduzione della produzione nazionale è ascrivibile, in larga misura, alla contrazione del 25% della produzione della Regione Puglia causata dall’anomalo andamento climatico. Ciononostante la Puglia, con una produzione di circa 760.000 tonnellate di grano duro, si conferma la principale area produttiva del Paese, precedendo la Sicilia, le Marche e l’Emilia-Romagna.
E’ comunque opportuno evidenziare che la produzione nazionale di frumento duro non è destinata interamente all’industria molitoria. Annualmente, almeno 300.000 tonnellate sono destinate all’export, alla produzione di sementi o ad altri usi.