Giornata suolo: Cia, risorsa fondamentale da difendere con una legge ad hoc
Il presidente Fini: “Subito l’approvazione di una normativa contro il consumo, altrimenti si compromette agricoltura e territorio”
Nell’ultimo anno l’Italia ha perso l’equivalente di 28 campi da calcio di suolo fertile al giorno. Ecco perché non è più rinviabile una legge contro il consumo di suolo, per dire basta alla cementificazione selvaggia che sta cancellando pezzi di agricoltura e compromettendo la tenuta idrogeologica dei territori. Lo dice il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, in occasione della Giornata Mondiale del Suolo, ribadendo l’importanza di salvaguardare una risorsa fondamentale per la sicurezza alimentare e ambientale.
“La situazione è molto critica, anche l’Ispra lo ha messo nero su bianco nel suo Rapporto solo pochi giorni fa -ricorda Fini-. Il nostro Paese oggi conta un totale di 21.578 chilometri quadrati occupati da cemento, asfalto o altre coperture artificiali, dei quali l’88% su suolo utile, con un costo da 400 milioni di euro l’anno solo per la riduzione dell’effetto spugna dei terreni. Tutto ciò non fa che rendere l’Italia sempre più vulnerabile ed è un rischio che non possiamo correre”.
In questa Giornata, quindi, Cia rilancia con urgenza l’approvazione di una legge sul consumo di suolo, dopo anni di “stop and go” in Parlamento nonostante richieste e sollecitazioni. “Soltanto con una normativa adeguata -sottolinea Fini- si può tutelare un patrimonio indispensabile per gli agricoltori e per tutti i cittadini, poiché un suolo in salute non è solo la base delle produzioni agricole, ma rappresenta anche l’argine più prezioso contro dissesto idrogeologico e inquinamento”.