Frutta e verdura "brutta", in Ue scartata un terzo della produzione
Non rispettano standard supermercati, via 50 milioni di tonnellate l’anno
Più di un terzo dell’ortofrutta coltivata in Europa non arriva sugli scaffali dei supermercati per motivi “estetici”. Troppo brutta, nella forma o nella dimensione, o a causa di qualche ammaccatura, per rientrare negli standard di consumatori ed esercizi commerciali.
Il quadro emerge da una ricerca condotta dall'Università di Edimburgo, ripresa da ANSA Terra&Gusto, secondo cui ogni anno circa 50 milioni di tonnellate di prodotti agricoli in tutta l’Ue vengano scartati perché considerati “brutti per essere venduti” e, quindi, “vengono persi nella catena distributiva, senza mai arrivare al supermercato”.
Secondo lo studio, non si tratta solo di uno scandalo dal punto di vista dello spreco di cibo, ma anche sotto il profilo ambientale: il cambiamento climatico, collegato alla coltivazione di alimenti che poi finiscono nella spazzatura, è pari alle emissioni di 400.000 auto.
Ecco perché, secondo i ricercatori, “incoraggiare le persone a essere meno schizzinose riguardo a come dovrebbe apparire la frutta e la verdura, porterebbe a una notevole riduzione degli sprechi, riducendo l’impatto sul clima e snellendo la catena di produzione e distribuzione del cibo”.