16 Maggio 2025

Formazione ed empatia: la cooperazione secondo ASeS-Cia e Maeci

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L’incontro dell’Associazione con Lobasso nell’ambito di CodewayExpo

A CodewayExpo 2025, la fiera internazionale dedicata alla cooperazione allo sviluppo che riunisce istituzioni, ong, imprese e stakeholder impegnati nella promozione di partenariati sostenibili, uno dei momenti più significativi per ASeS-Cia è stato l’incontro con Fabrizio Lobasso.

Diplomatico di lungo corso e attualmente in servizio presso la Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo del Maeci, Lobasso ha fatto visita allo stand di ASeS, soffermandosi per un confronto diretto e costruttivo.

Ancora una volta ha potuto conoscere da vicino le attività dell’Associazione e l’impegno concreto degli agricoltori Cia nella cooperazione internazionale. Anche questa volta ha dimostrato grande attenzione verso i progetti in corso e verso l’approccio che guida ASeS: sostenibilità, inclusione, radicamento territoriale.

Con il suo stile pragmatico e, al tempo stesso, profondamente umano, Lobasso ha voluto spiegare alcuni concetti chiave che rispecchiano appieno l’identità della cooperazione promossa da ASeS: rispetto, conoscenza, formazione e soprattutto centralità della terra.

“La chiave è la formazione -ha dichiarato Lobasso- ma non una formazione imposta. È un processo di scambio, di empatia. Non basta saper insegnare: bisogna saper capire come farlo, in che modo arrivare. Solo così si costruisce qualcosa di solido, soprattutto quando parliamo di sostenibilità, di agricoltura, di alimentazione e nutrizione”.

Parole che riflettono pienamente la filosofia operativa di ASeS, impegnata da anni in progetti di cooperazione internazionale, in particolare in Africa, dove lavora fianco al fianco con le comunità locali. Non conoscenza e tecnologie imposte dall’alto, non sviluppo calato dall’esterno, ma radici, cultura, pazienza, costruzione condivisa.

“L’Italia -ha aggiunto Lobasso- vanta una lunga tradizione nella formazione, nella condivisione di competenze e nella trasmissione di saperi, sempre con dedizione e rispetto. È questo che i nostri partner africani ci chiedono e ci riconoscono: non solo strumenti, ma un modo autentico di trasmettere il ‘saper fare’, fondato sull’ascolto e l’intelligenza relazionale”.

Un approccio che attraversa ogni progetto di ASeS e che trova piena sintonia con un altro concetto chiave espresso dal dirigente del Maeci: “Occorre entrare empaticamente nella mente e nel cuore dei nostri interlocutori, per comprendere come offrire il meglio di noi. Non secondo i nostri parametri, ma secondo quelli di chi riceve. E tutto parte dalla terra, che genera vita e sostiene le radici delle comunità. Chi, meglio dell’Italia, può raccontarlo al mondo?”.

L’incontro tra Lobasso e i referenti di ASeS ha rappresentato un momento di autentico scambio, in linea con lo spirito più profondo di CodewayExpo: costruire ponti di conoscenza, non muri di superiorità. Per una cooperazione che sia davvero sviluppo condiviso.