Foodsafe: un laser salva cibo da contaminanti
Il sistema dell'Enea sfrutta le potenzialità della spettroscopia laser fotoacustica
Individua i contaminanti nei cibi, scova ingredienti non segnalati in etichetta, dolcificanti che vengono aggiunti nei succhi di frutta (come fruttosio, glucosio, maltosio, aspartame e saccarosio) o melammina nel latte in polvere. E’ il sistema di rilevamento chiamato FoodSafe e messo a punto dall’Enea, sfruttando le potenzialità della spettroscopia laser fotoacustica.
"Stiamo lavorando su due tipologie di strumenti. Una, di dimensioni ridotte, che può essere trasportata facilmente dalle autorità di controllo, come i Nas, per effettuare analisi in campo -spiega ad AgroNotizie Luca Fiorani, ricercatore del laboratorio Enea Diagnostiche e metrologia e responsabile del progetto.- Per le industrie alimentari, invece, stiamo lavorando ad uno strumento che può essere inserito nella linea di produzione per monitorare costantemente la sicurezza dei prodotti".
Il sistema elaborato dai ricercatori genera un alert precoce cui fa però necessariamente seguito un’analisi di laboratorio più dettagliata. Al momento è ancora a livello prototipale, ma ha obiettivi importanti entro due anni. Alla base uno spettro di azione limitato ad alcune sostanze, come metanolo e o glicole etilenico nel vino, oppure adulterazioni del miele, olii di bassa qualità nell’extravergine, curcuma nello zafferano.