10 Maggio 2024 | None

Florovivaismo: Cia Toscana Centro, al ligure Volpi il premio di laurea dedicato a Chiti

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Il presidente Orlandini: “Il modo migliore per valorizzare il suo lavoro, da protagonista appassionato e preparato del florovivaismo pistoiese”

Assegnato a Jacopo Volpi, 27 anni, neolaureato di Sanremo (Im), il premio di laurea dedicato a Roberto Chiti, riservato a laureati all’Ateneo fiorentino che abbiano discusso una tesi di laurea (triennale o specialistica-magistrale) sulle tematiche del florovivaismo.

L’assegnazione, stabilita dal Dipartimento di Scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali dell’Università di Firenze, in collaborazione alla Cia Toscana Centro, è avvenuta quest’oggi a Pistoia a margine di un convegno Cia che si è svolto alla sede GEA.

“Ricordare Roberto anche con una premio di laurea -sottolinea il presidente Cia Toscana Centro, Sandro Orlandini- è il modo migliore per valorizzare il suo lavoro, da protagonista appassionato e preparato, del florovivaismo pistoiese. A qualche anno dalla sua prematura scomparsa, Roberto è sempre presente in tutto quello che facciamo e i suoi insegnamenti e il suo impegno restano un valore per tutti noi. Mi complimento con il giovane laureato, Jacopo Volpi, che è risultato vincitore del premio, per l’importante lavoro che ha messo a disposizione del comparto attraverso la sua tesi di laurea”.

Come si legge nell’abstract della tesi magistrale di Volpi: “L’impiego di pre-trattamenti associati alla germinazione in vitro dei semi rappresenta, in specie floricole di interesse, un notevole opportunità per i breeders. Infatti, la possibilità di incrementare la percentuale di germinazione garantisce una maggior numero di semenzali, e quindi di nuovi individui,tra cui i breeders possono selezionare nuove cultivar esteticamente superiori e di pregio. In questa tesi sono stati valutati diversi pretrattamenti e condizioni di germinazione in vitro sulle 3 specie (Dianthus caryophyllus, Alstroemeria spp., Rosa x hybrida) maggiormente rappresentate sia nei mercati internazionali, sia in quelli tipici del Ponente ligure, zona storicamente vocata alla floricoltura, nota come “la Riviera dei Fiori”.