08 Settembre 2022

Export: ok Corea del Sud a carne suina e avicola Ue. Italia non compresa

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Riconosciute le misure di regionalizzazione europee per controllo focolai

Dal Ministero dell'agricoltura, dell'alimentazione e degli affari rurali della Repubblica di Corea (MAFRA) l’ok alla rimozione della barriera commerciale che colpiva da tempo le esportazioni europee di prodotti a base di carne di maiale e pollame, riconoscendo le misure di regionalizzazione Ue per controllare i focolai della peste suina africana e dell'influenza aviaria ad alta patogenicità. Una decisione, questa, che secondo gli esperti potrebbe sbloccare oltre un miliardo di euro di scambi nei prossimi anni.

Al momento però, avvantaggia solo 11 paesi europei, autorizzati a esportare pollame e prodotti a base di pollame: Germania, Polonia, Ungheria, Belgio, Francia, Finlandia, Spagna, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca e Lituania. L’Italia non c’è e manca anche dall’elenco dei 14 Stati membri che possono riprendere l’export di carne di maiale e prodotti a base di carne di maiale, ovvero Germania, Polonia, Ungheria, Belgio, Francia, Finlandia, Spagna, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca, Slovacchia, Austria, Irlanda e Portogallo.

Finora, la Repubblica di Corea aveva imposto un divieto nazionale all'importazione di carne suina o pollame dagli Stati membri dell'Ue, colpiti dalla peste suina africana o dall'influenza aviaria ad alta patogenicità, ma con il riconoscimento delle misure di regionalizzazione dell’Europa, adesso riflesse nei requisiti sanitari coreani all'importazione, è consentito continuare le esportazioni da aree degli Stati membri dell'Ue che sono indenni da queste malattie e non è imposto un divieto a livello nazionale in caso di focolai.

La misura di facilitazione degli scambi ha fatto seguito a un'approfondita valutazione effettuata dalla Repubblica di Corea sulle misure di controllo della regionalizzazione dell'Ue, in base alla quale è stato concluso che il commercio può continuare a svolgersi in sicurezza dalle zone indenni da malattie degli Stati membri europei colpiti da queste malattie.