10 Dicembre 2019

Evento Cia a Rotondella per promuovere le "Nonne Chef" in tutt’Italia

#cucina #agricoltura #prodottitipici #territorio
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La presentazione del libro "Nonne Chef - quante storie per mangiare" a Rotondella è diventato un evento per promuovere la buona pratica delle Nonne Chef su tutto il territorio nazionale.

Dopo i saluti del sindaco Gianluca Palazzo, la presentazione delle attività svolte dalle Nonne Chef da parte della presidente dell'Associazione Tiziana Fedele e la relazione dell’autore del libro Rudy Marranchelli, sono intervenuti: Connie Sarlo della Fondazione Matera Basilicata 2019; Cosimo Latronico, promotore del Parco della Magna Grecia; Leonardo Braico, presidente GAL Start 2020; Giulio Sarli, già dirigente CNR; Rossana Damone, presidente Generazioni LegaCoop Basilicata; Rosa Gentile del Distretto Turistico Rurale Terre di Aristeo; Nicola Timpone della Lucana Film Commission; Donato Del Corso, direttore generale Dipartimento Agricoltura Regione; Antonio Nicoletti, direttore dell'Azienda di Promozione Turistica, che ha portato anche i saluti del presidente Bardi.

Dopo una performance in poesia dialettale del presidente del Circolo pensionati di Rotondella Peppe Magno e le conclusioni del presidente nazionale Cia Dino Scanavino, hanno raccolto le tante riflessioni della giornata e aperto le porte della Confederazione alla divulgazione della buona pratica per promuovere la tradizione, i saperi e i sapori legati al mondo e alla cultura contadina.

"Il patrimonio culturale -ha detto Scanavino- non è fatto solo di monumenti e collezioni di oggetti, ma anche di tutte le tradizioni vive e trasmesse dai nostri antenati. Espressioni orali, conoscenza, cucina e artigianato tradizionale vanno salvaguardati e valorizzati, sono beni culturali intangibili, patrimonio culturale immateriale estremamente fragile proprio perchè spesso non codificato e tramandato da generazione in generazione via orale. Il trinomio nonni, cibi tipici, e agricoltura costituiscono un tesoro da custodire e valorizzare non solo nell’ambito del rapporto agricoltura-alimentazione, ma anche verso il rilancio competitivo e sociale delle campagne italiane. Ciò è particolarmente vero -ha continuato il presidente Cia- per un territorio come quello italiano, dove le tradizioni legate all’agricoltura, la riscoperta delle ricette culinarie di un tempo e la valorizzazione degli antichi mestieri, sono elementi di forza su cui scommettere e investire".

"La buona pratica Nonne Chef -fanno presente i promotori Fedele e Marranchelli- ricercando valore nella diversità dei piccoli comuni italiani, si propone in particolare di: rafforzare il coinvolgimento, favorendo nel contempo l’integrazione intergenerazionale; individuare i prodotti alimentari e le modalità di produzione legati a un territorio, promuovendone l’assunzione a ruolo di beni comuni; valorizzare la tradizione e la storicità di prodotti legati alla cultura locale; utilizzare strumenti innovativi per conservare la memoria e renderla facilmente accessibile al più ampio pubblico; favorire forme di turismo esperienziale, dove il visitatore diventa cittadino temporaneo; realizzare percorsi, laboratori, corsi ed eventi capaci di ridare centralità al cibo e alla tavola, momento di unione e condivisione; favorire scambi di esperienza tra le Nonne Chef d’Italia, con ricette tradizionali a confronto e, attraverso i social, realizzare la più grande community di Nonne che hanno voglia di raccontare e raccontarsi".

Un grande appello rivolto alle Nonne e ai Sindaci d'Italia: "Uniamoci per emozionare ed emozionarci in un rapporto intergenerazionale, da costruire attraverso gli ottomila piatti tipici, ricchezza dei nostri piccoli comuni. Le Nonne Chef si preparano a conquistare i borghi, le campagne, le cucine e i cuori d'Italia a fianco di Cia-Agricoltori Italiani".