In Europa cresce a ritmi record l’export agroalimentare
I dati a maggio 2019 pubblicati dalla Commissione Ue
Continuano a crescere le esportazioni Ue di prodotti agroalimentari, arrivando a un valore record nel mese di maggio e di fatto confermando il trend positivo dall’inizio dell’anno.
Complessivamente -spiega l’ultimo report commerciale pubblicato dalla Commissione europea- le esportazioni sono cresciute di 12,8 miliardi di euro, il 13% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ciò è stato accompagnato da un aumento delle importazioni, che sono salite a 10,7 miliardi di euro e sono superiori del 6% rispetto al livello raggiunto nello stesso mese del 2018.
In particolare, gli incrementi tendenziali maggiori dei valori dell’export agroalimentare Ue sono stati registrati per la Cina (con un aumento annuo di 320 milioni di euro), gli Stati Uniti (+307 milioni), il Giappone (+165 milioni) e il Canada (+55 milioni). Tuttavia, le esportazioni verso l'Iran (-29 milioni di euro), la Libia (-27 milioni) e il Marocco (-27 milioni) sono diminuite in modo significativo.
Le importazioni, invece, sono cresciute in maniera sostanziale dall'Ucraina (in aumento di 173 milioni di euro), dalla Cina (+103 milioni), dagli Stati Uniti (+67 milioni) e dall'Argentina (+59 milioni). C'è stato tuttavia un calo del valore dell’import dal Marocco (68 milioni), dalla Tunisia (+37 milioni) e dall'Indonesia (+34 milioni).
Quanto ai settori produttivi, l'aumento totale dei valori delle esportazioni è stato trainato principalmente dalla carne suina (fino a 156 milioni di euro), dagli alcolici e dai liquori (in aumento di 151 milioni), dal vino e dal vermouth (+137 milioni) e dagli alimenti per l'infanzia (+108 milioni). Al contrario, si è ridotto l’export di barbabietola e zucchero di canna (in calo di 42 milioni di euro), oli vegetali esclusi olio di palma e di oliva (-27 milioni), animali vivi (-23 milioni) e acidi grassi (-19 milioni).
Dal punto di vista dell’import, segnati aumenti del valore delle importazioni di panelli (in aumento di 78 milioni di euro), fave di cacao (+76 milioni), frutta tropicale e altri oli vegetali (entrambi +76 milioni). Mentre è diminuito l’import di frutta, esclusi agrumi e frutta tropicale (in calo di 157 milioni di euro), soia (-73 milioni), olio di palma (-37 milioni) e olio di oliva (-32 milioni).
Anche l’Italia, a maggio, ha registrato una buona performance per l’export agroalimentare, come si legge nell’analisi dell’Ufficio Studi di Cia-Agricoltori Italiani su dati Istat qui.