12 Gennaio 2022

Ermisio Mazzocchi riapre con Cia le pagine dell'Italia anni 70

#cultura #agricoltura #territorio
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A Roma la presentazione del libro “Una vita per cambiare” del filosofo e storico presidente Cia Frosinone

Fulvio Tonelli si trasferisce a Roma per lavorare come direttore dell'Archivio di Stato e a casa di Rosa e Marco, dove prende una stanza in affitto, conosce Giulia. Si innamora, si sposano. Lei, laureata in chimica, specializzata nel settore ambientale e ricercatrice universitaria, è una donna indipendente, attivista nei movimenti femministi, combattiva delle grandi manifestazioni ai tempi della Ministra Tina Anselmi. Lui Fulvio, assai diverso, mai impegnato politicamente e nel sociale.

Attraverso la storia d’amore tra Fulvio e Giulia, Ermisio Mazzocchi, filosofo e storico presidente di Cia Frosinone dà forma a “Una vita per cambiare” libro edito da Atlante Editore e che la Confederazione ha ospitato e presentato l'11 gennaio in Auditorium “Giuseppe Avolio” a Roma, insieme al presidente nazionale Dino Scanavino, la scrittrice Dacia Maraini; Fiorenza Taricone, docente dell’Università di Cassino e Lazio Meridionale; Francesco Neri, giornalista Rai e scrittore; Mena Di Cicco, già docente nei Lincei e il giornalista, moderatore, Dario Facci.

Saggista e autore di autorevoli ricerche di storia politica e sociale, Mazzocchi ha portato in Cia "Una vita per cambiare" per riaprire le pagine di una narrazione inedita e coinvolgente degli eventi che segnarono gli anni ’70, la disgregazione sociale e la crisi politico-istituzionale. Eventi che rappresentarono, però, per l'Italia anche una grande stagione di crescita sociale, culturale e politica spinta da lotte operaie e studentesche. La stagione delle brigate rosse, dell’assassino di Aldo Moro (anno 1978), dell’uccisione di Antonio Esposito funzionario dell'antiterrorismo, ma anche delle riforme importanti: l'istituzione delle regioni, degli organi democratici nella scuola, lo Statuto dei lavoratori, la legge sul divorzio e la nascita di una università per tutti.

Attraverso i suoi personaggi, Mazzocchi mette a confronto posizioni, spesso diverse, sulla sinistra e la destra, sull’egualitarismo e sulla giustizia sociale su una distribuzione equa della ricchezza, sul lavoro e la vita dei contadini, sulla lotta per il riscatto della terra e l'affermazione della loro dignità. L'Italia che racconta è in balia di una diffusa criminalità, con uno Stato debole, governi instabili. Mazzocchi arriva fino alla vittoria dell’Ulivo, alla sconfitta di Berlusconi e alle trasformazioni del Partito Comunista. Nel mezzo i giovani di Mazzocchi racconta sono quelli delle risposte mancate dalla politica che troppo spesso ha dimostrato di non prendere sul serio le loro necessità.

Un percorso fisico e spirituale, dunque, quello che Mazzocchi ha raccontato e condiviso anche con il mondo Cia sulle ali di una fantasia realista, come autore che non prescinde mai dall’impegno. Inoltre, regala una lettura che coinvolge molti strati della convivenza che, in questa fase storica compromessa dal Covid, sono da rielaborare nuovamente, quella coniugale, amicale, empatica e ideale.