Eima: Agia-Cia, con il riscatto delle donne “Bagnoregio 4.0” vince il contest AgrImage per gli Istituti agrari
Tra i premiati le scuole di Monselice, Cortona e Alanno. In migliaia coinvolti all’iniziativa con ITAsF e FederUnacoma
Vince la II edizione del contest “AgrImage” promosso da Agia, l’Associazione dei giovani imprenditori di Cia-Agricoltori Italiani con ITAsF la rete degli Istituti Agrari senza Frontiere, e FederUnacoma, "Bagnoregio 4.0” della 4B - ITA “Fratelli Agosti”. Per la categoria educazione agricola, il podio al progetto creativo sul riscatto delle donne nel mondo del lavoro e una nuova alleanza con gli uomini, soprattutto per il futuro dell’agricoltura. A rappresentarlo l'installazione alle porte della “città che muore”, con in primo piano trattori giocattolo e tante Barbie, Ken e anche un asino, vero però. La fantasia espediente per narrare la realtà ed esprimere la forza di un lavoro di un gruppo che conta una sola ragazza.
A Eima International l’evento di premiazione che ha visto in gara sette scuole della rete per oltre un migliaio di studenti coinvolti e più di 400 in sala Europa al Palazzo dei Congressi. Meritatissimi anche gli altri premi. Sempre per la categoria educazione agricola: seconda classificata la 5A - Istituto “J.F. Kennedy” di Monselice, Padova; mentre per Arte Agricola, primo classificato: Tommaso Lucarelli, classe 4TAS2 - ISIS “Angelo Vegni” Capezzine, Cortona e secondo classificato: Simone Claudio, 4C - Istituto Omnicomprensivo di Alanno ITA ”P. Cuppari”.
GLI INTERVENTI - “Continuiamo a credere nel valore dell’iniziativa condivisa con Agia-Cia e FederUnacoma -ha spiegato la coordinatrice della Rete Istituti Agrari senza Frontiere, Paola Adami-. È fondamentale insistere, portando l’attenzione degli studenti, in modo innovativo, su meccanica e meccanizzazione agraria, ancora grandi assenti nei piani di studi dell’istruzione agraria”.
“La filiera agromeccanica può offrire lavoro qualificato ai giovani a ogni livello, dalla progettazione all’assistenza tecnica fino al marketing, e per questo occorre adeguare il sistema dell’istruzione e della formazione professionale -ha detto Girolamo Rossi, dell’Ufficio comunicazione di FederUnacoma- ma il presupposto perché i giovani possano pensare all’agricoltura e all’agromeccanica come prospettive future interessanti è che sviluppino empatia verso il settore e acquisiscano familiarità con l’attività primaria e il mondo rurale. In questo senso il lavoro di Agia-Cia e di ITAsF è lungimirante e prezioso”.
“Innovazione e tecnologia dovrebbero accelerare e agevolare le sinergie tra formazione e mondo produttivo, eppure manca ancora una svolta in tal senso. Il Contest, e le relazioni che lo sostengono, punta a fare la differenza -ha aggiunto il presidente nazionale di Agia-Cia, Enrico Calentini- creando occasioni di confronto costante per gli studenti degli istituti agrari con le professionalità di FederUnacoma. Come associazione lavoriamo perché il ricambio generazionale, o primi insediamenti in agricoltura, siano sostenuti non solo da pilastri solidi in termini di leggi, strumenti e risorse a supporto, ma anche da un bagaglio importante di conoscenza e consapevolezza. Dobbiamo creare per i più giovani l’opportunità di sperimentare e mettersi in gioco”.
"I giovani vanno valorizzati sempre di più -ha concluso il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini-. Agia è un hub di idee, stimoli e proposte importante per l'organizzazione. Quel valore aggiunto che consente di portare avanti politiche per il comparto e dare una prospettiva ai suoi produttori. Chiaro che la garanzia di un reddito per gli agricoltori è cruciale e lo è ancora di più se vogliamo attivare quel ricambio generazionale nei campi che stenta di fatto a decollare".