19 Febbraio 2007
"Dop, Igp, Doc, Igt - Made in Calabria". Un nuovo volume a cura di Giuseppe Mangone e Patrizia Guzzo Bonifacio
L'agricoltura di qualità, che è la conseguenza dell'impegno degli agricoltori, va sostenuta con un'azione adeguata di promozione affinché possa essere maggiormente conosciuta, apprezzata e meglio enumerata dai consumatori. E' questo l'oybiettivo che ha inteso perseguire l'associazione regionale per la gestione dei servizi di sviluppo agricolo (A.r.ge.s.s.a), con la realizzazione del volume ""Dop, Igp, Doc, Igt - Made in Calabria" , a cura di Giuseppe Mangone, presidente della Cia Calabria, e di Patrizia Guzzo Bonifacio, pubblicato nei giorni scorsi dalle Edizioni Ursini. Il libro sarà distribuito gratuitamente a tutti coloro che ne faranno richiesta.
"L'intento -ha sostenuto Mangone- è quello di valorizzare tutti i processi che generano l'agricoltura di qualità presente sul nostro territorio. E' indubbio che le Dop, le Igp , le Doc e le Igt sono, assieme all'agricoltura biologica, un valido sistema messo a disposizione dell'agricoltore che vuole restare sul mercato con prodotti di altissima qualità, non solo perché buoni, ma anche perché certificati e controllati.
La prima parte -ha aggiunto il presidente regionale della Cia- riguarda la normativa sui prodotti Dop e Igp, la seconda illustra i tanti prodotti calabresi a marchio, con lo scopo di far conoscere ai consumatori finali le diverse bontà della nostra regione che ha una propria identità e tradizione. Il 'made in Calabria' deve essere divulgato in Italia e in Europa per le peculiarità che esso ha per quanto riguarda i prodotti agroaliemntari, quelli trasformati e i prodotti enologici che, senza alcun dubbio, sono tutti di eccelsa qualità".
La Calabria, assieme alle sue bellezze paesaggistiche, legate imprescindibilmente al turismo -ha sostenuto ancora Mangone- è fatta anche di buona cucina e, perciò, il turista rurale può contare su una duplice scoperta: il territorio e le sue produzioni più tipiche. La qualità, a nostro avviso, con i marchi Dop, Igp, Doc, Igt, deve essere intesa dagli agricoltori come un investimento e una strategia per lo sviluppo su tutto il territorio nazionale ed europeo dei prodotti tipici della nostra terra, particolarmente vocata all'olivicoltura e alla zootecnia".
"In tale direzione -ha concluso il presidente della Cia Calabria- occorrono politiche mirate all'innovazione dei prodotti esistenti e alla introduzione di nuovi prodotti, alla protezione della qualità, attraverso la denominazione d'origine, all'aumento della quota delle vendite, attraverso intercettazione di nuove nicchie di mercato, per consentire ai nostri agricoltori di avere una opportunità in più di reddito".