17 Dicembre 2009

Donne in Campo: a Mantova assegnato il premio "La Zucca d'Oro"

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A Mantova il 15 dicembre scorso, presso l'agriturismo Rara Avis, si è svolta l'annuale iniziativa di Donne in Campo Cia, giunta alla sua undicesima edizione, per il conferimento del premio " La Zucca d'Oro", ideato dalle associate mantovane e destinato alle donne che si sono contraddistinte nell'impegno per la valorizzazione dell'agricoltura e del ruolo femminile in questa attività.
Il premio è stato assegnato quest'anno a Claudia Sorlini, professoressa ordinaria di microbiologia agraria, autrice di numerosissime pubblicazioni, membro di comitati scientifici nazionali ed internazionali e, da alcuni anni, preside della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Milano.
In questo importante incarico ha avuto modo di immettere, oltre alle sue capacità manageriali, anche l'attenzione e la sensibilità del suo essere donna, favorendo rapporti di civiltà e collaborazione, valorizzando il lavoro e le competenze di ciascuno, prestando attenzione alle necessità delle donne, aprendo la facoltà verso l'esterno e amica dell'associazione, come ha affermato Valeria Reggiani, presidente di Donne in Campo Lombardia, che ne ha illustrato le motivazioni.
Molte associate hanno avuto modo di conoscere Claudia Sorlini nel 2006, quando ha partecipato all'assemblea di Donne in Campo Lombardia; nel 2007, quando è stata presentata alla Facoltà di agraria di Milano la sintesi del progetto formativo "Il baratto dei saperi" e nel marzo 2009 quando è stata moderatrice del convegno "Avvicinare realtà diverse. Agricoltura convenzionale, integrata, biologica", organizzato dall'associazione a Lodi.
"Donne e agricoltura: un percorso culturale, professionale e di vita" è stato il tema della giornata" ed è stato affrontato con la testimonianza dell'imprenditrice Renata Lovati laureata in agraria che, illustrando le principali tappe del suo percorso professionale e l'evoluzione delle scelte aziendali in trenta anni di impegno nell'azienda zootecnica da latte che conduce con il marito ad Albairate (Milano), ha evidenziato come sia stretto l'intreccio tra percorso culturale, professionale e di vita e come scelte aziendali, anche coraggiose, siano basate su un insieme di valutazioni spesso complesse, ma alla base delle quali fondamentale rimane la valorizzazione del lavoro e della professionalità di tutti coloro che sono impegnati nell'azienda, nell' ambiente e nella realtà dove l'azienda è inserita. Successivamente anche le testimonianze di alcune studentesse mantovane allieve dell'Istituto tecnico di agraria e dell'università hanno portato una giovanile ventata di entusiasmo per l'agricoltura e per gli studi di agraria.
La giornata introdotta da Elisabetta Poloni, presidente della Cia di Mantova, e da Morena Torelli, responsabile di Donne in Campo, è stata anche l'occasione per ripercorrere, attraverso la proiezione di un video, le tappe dell'impegno dell'associazione nel mantovano, una provincia nella quale, anche prima della costituzione dell'associazione in Lombardia nel 1999, si erano già avviate significative iniziative ed attività per valorizzare il lavoro delle donne in agricoltura.
Ha concluso l'iniziativa Mara Longhin, presidente nazionale di Donne in Campo, che ha evidenziato, come in un momento particolarmente difficile per l'agricoltura , siano ancora più importanti le doti di flessibilità, dinamismo e creatività che le donne sanno apportare nell'organizzazione e nella gestione delle aziende agricole.