Donne in Campo Lombardia: nell'Oltrepò pavese per riscoprire l'agricoltura
Prosegue il progetto "Viaggi in..Campo" dell'associazione con l'intento di favorire lo scambio dei saperi tra le imprenditrici di altre regioni
Nell’ambito dei “Viaggi..in Campo”, il progetto Donne in Campo di visite tra imprenditrici agricole nelle aziende di altre regioni e territori, e nell’intento di un baratto di saperi, le donne in campo lombarde hanno organizzato, il 25 maggio, una giornata di visita a due aziende femminili dell’Oltrepò Pavese.
Di seguito il racconto della giornata di una delle imprenditrici partecipanti:
L'appuntamento odierno ci ha portato a visitare l'azienda Concaro nella zona pianeggiante di Casei Gerola e l'azienda la Coccinella di Carla Negri nell'Oltrepò pavese.
Due esperienze completamente diverse che ci confermano come sia vario e pieno di sorprese il mondo agricolo. La ditta Concaro ha origini molto lontane, fondata dal nonno nel 1925 si distingue nella commercializzazione di cereali per parecchi decenni fino a quando il nipote Cristiano, dopo aver portato a termine gli studi in agraria, decide di aprire anche l'azienda agricola ritornando a coltivare dei terreni di proprietà del nonno e dopo aver man mano acquistato anche alcuni appezzamenti lasciati liberi dai proprietari ricompone un fondo di una sessantina di ettari.
L'azienda commerciale acquista cereali dalle aziende agricole e una volta selezionati, puliti e stoccati, vengono rivenduti alle aziende di trasformazione, sia a mugnai per la pasta alimentare che ad aziende mangimistiche.
Per parecchi anni si è specializzata nella raccolta di ibridi di mais Waxy, varietà che non contiene amilosio ma solo amido pectine molto ricercato dall'azienda alimentare.
Questo tipo di mais è abitualmente usato per ispessire le gelatine di frutta o dare consistenza agli alimenti in scatola o surgelati.
Il problema però dell'aumento delle aflatossine e i diversi orientamenti dietetici hanno da una parte ristretto l'interesse per queste produzioni e dall'altra aumentato la necessità della diversificazione e dell'adeguamento al trend di altri mercati.
L'evoluzione aziendale ha perciò portato ad investire in nuovi silos di stoccaggio per il mais biologico avviando in sintonia la conversione ai metodi biologici dell'azienda agricola nel 2015.
Cristiano ha rinnovato il parco macchine e effettuato sperimentazioni in campo con il rullo abbattente delle cover crop con risultati altalenanti e molto dipendenti dalle condizioni climatiche e dalla struttura dei terreni.
Molto disponibile ed aperto collabora spesso con l'Università.
Per raggiungere l'obiettivo di ottenere buone produzioni sottolinea l'importanza di impostare bene le rotazioni colturali e scegliere la giusta densità di semina, il modo e i tempi delle lavorazioni meccaniche con strigliature, rompi croste stellare e anche con l'apporto, in certe situazioni, dell'opera di mondatura effettuata da operai indiani di una cooperativa.
Le rotazioni prevedono la coltivazione di cereali vernini, mais, sorgo da granella, favino, girasole, erba medica, ma la cosa che dà ancor più valore alla sperimentazione di Cristiano è che la Ditta Concaro è diventata un punto di riferimento anche per le aziende biologiche del territorio che possono avvalersi di un punto di raccolta dei loro prodotti.
L'azienda La Coccinella si trova invece a Torrazza Coste, nell'Oltrepo, in una zona collinare molto bella e scarsamente popolata.
Carla Negri la conduce insieme al fratello e ha fatto propria la filosofia della permacultura creando un orto che vive e produce con metodi che cercano di far convivere le esigenze di produzione con quelle di rispetto del panorama circostante, quindi non serre ma sfruttamento di condizioni di microclima, alberature, pacciamature, selezione di piante resistenti alle avversità e alla carenza d'acqua.
Carla non sembra troppo preoccupata dalla produttività, abbina la produzione orticola a quella di un frutteto e quando ha carenza di prodotto si avvale di quello di aziende vicine, partecipa a qualche mercato e più che altro fa vendita a domicilio.
Inizia la mattina con una bella camminata in salita che la porta al suo orto, spesso dopo aver riempito un carretto di bottiglioni di acqua per l'irrigazione e vede tutte noi, dall'alto di questo panorama stupendo, laggiù in fondo in pianura a volte avvolte da una fitta nube di inquinamento..
Ascoltarla, sdraiate sul prato è stato davvero rilassante!
Ma ancor più bello ritrovarci insieme con amicizia e con tutte le nostre passioni.