L'appello di Cibo per la mente, di cui fa parte anche Cia, ai ricercatori italiani
L’approvazione alla Camera del Dl Siccità, che consente la sperimentazione in campo delle TEA (Tecnologie di Evoluzione Assistita), deve tradursi subito nella piena ripresa dell’attività di ricerca. I progetti portati avanti dai ricercatori pubblici e privati su colture strategiche come mais, riso e vite devono uscire al più presto dai laboratori e trasferirsi in campo, per garantire agli agricoltori italiani il supporto dell’innovazione. Rivolgiamo, dunque, un appello a tutti i ricercatori italiani affinché inizino a lavorare per presentare le notifiche previste dall’emendamento, che saranno valutate dall’Ispra per avviare il processo regolatorio. Lo chiede Cibo per la mente, il coordinamento di 15 associazioni della filiera agroalimentare italiana per l’innovazione in agricoltura, di cui fa parte anche Cia-Agricoltori Italiani.
L’emendamento De Carlo rappresenta un primo passo importante e pone l’Italia all’avanguardia in Europa sul tema della ricerca. Ora il dibattito si sposta a Bruxelles e l’auspicio è che il nostro Paese possa fare la sua parte per favorire una normativa chiara e lineare, in grado di garantire l’accesso alle TEA agli agricoltori e a tutta la filiera agroalimentare. L’innovazione è la soluzione indispensabile per assicurare la completa sostenibilità del nostro settore e va adottata senza scendere a compromessi.
La strada da percorrere è ancora lunga ma, grazie all’importante lavoro svolto dal presidente De Carlo e dall’onorevole Nevi -aggiunge ancora il coordinamento- il governo italiano è concorde nel considerare le TEA uno strumento fondamentale per il futuro dell’agricoltura. Siamo, quindi, sicuri che le istituzioni sosterranno con forza la nostra battaglia anche in sede europea.
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