Dl Fiscale: Cia, novità positive per agricoltura
Assimilazione ai redditi agrari per chi combatte il climate change
Il Decreto legislativo fiscale, approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri, "è importante perché riconosce il valore e la funzione plurale del settore agricolo, che non è solo produttore ma anche custode dell’ambiente, impegnato in prima persona nella lotta al climate change”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, che esprime la soddisfazione dell’associazione per l’approvazione dopo che il Cdm - nell’ambito dell’attuazione della Delega fiscale - ha dato il via libera al Decreto legislativo di riforma del regime impositivo dei redditi (Irpef e Ires), che contiene disposizioni anche in materia di redditi agrari.
“Con la previsione di un sistema di tassazione su base catastale -prosegue Fini- si offre la possibilità agli agricoltori di sviluppare nuove attività correlate a quella della coltivazione, che potranno assicurare integrazioni al proprio reddito, contrastando i fenomeni di abbandono delle campagne, a beneficio dell’intera collettività”.
Cia ritiene importante anche la norma che introduce concreti elementi di semplificazione nell’aggiornamento del catasto dei terreni, in continuità con quanto avvenuto a partire dal 2007 per i terreni agricoli interessati dagli aiuti Ue.
“Ci aspettiamo -conclude Fini- che il Governo non lasci cadere la norma agevolativa, attesa soprattutto dai pensionati. Questi soggetti, attualmente, non possono usufruire delle stesse agevolazioni degli agricoltori professionali in materia di Irpef e Imu, malgrado continuino a svolgere attività agricola nei campi”.
Cia auspica, dunque, che nei prossimi decreti legislativi venga colmata questa mancanza e si trovi modo di porre attenzione ad una fascia di contribuenti che con la loro opera meritoria si prodigano per il bene della collettività.