Dl Agricoltura: Cia, venga reintrodotta l’istituzione di Granaio Italia
Imprescindibile il Registro telematico dei cereali. Prosegue la battaglia della Confederazione
Il Parlamento riproponga nel Dl Agricoltura l’istituzione di Granaio Italia, il Registro telematico sulle giacenze dei cereali, fondamentale per riportare trasparenza sui mercati e tutelare le produzioni Made in Italy. Così Cia-Agricoltori Italiani rispetto a una battaglia a difesa del comparto che va avanti già da troppo tempo, che era sparita dalle bozze iniziale del Decreto e che la Confederazione continua, invece, a ritenere imprescindibile.
Per Cia, infatti, servono ulteriori sforzi per fare del Dl Agricoltura un vero volano di ripresa del settore. Bisogna farlo adesso, con misure e risorse adeguate, per dare risposte concrete al comparto in crisi e rafforzare l’Italia agricola prossima a una nuova legislatura Ue.
Cia, dunque, insiste su Granaio Italia e sull’urgenza di monitorare le produzioni cerealicole. Non è pensabile andare avanti senza politiche di contenimento da parte dell’Europa, mentre la penisola registra un calo delle superfici coltivate a grano duro di circa 130 mila ettari. Il Registro telematico nazionale è uno strumento importante per tenere sotto controllo la consistenza delle scorte dei cereali, anche al fine di immettere sul mercato informazioni utili a ridurre la volatilità dei prezzi. Rappresenta, dunque, il riconoscimento del valore del settore, a salvaguardia dei cerealicoltori, a promozione del vero Made in Italy e a tutela della qualità per i consumatori.
Su questo punto Cia non torna indietro, così come sostiene la necessità di un Osservatorio per il monitoraggio dei costi medi di produzione agricola. C’è poi l’input per un’ulteriore proroga al 31 dicembre di quest’anno dell’obbligo assicurativo per i trattori e le macchine agricole non circolanti su strada. Per rafforzare il quadro della moratoria sui mutui, Cia sollecita, invece, interventi di vigilanza per evitare che gli agricoltori restino soggetti alla decisione di ogni singola banca sull’accoglimento della loro richiesta. Infine, nel fascicolo Cia anche il rifinanziamento del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, serve per le produzioni ad alto valore aggiunto, ma in crisi atavica, come quella legata alla pericoltura”.