Decreto flussi in Gazzetta: previsti oltre 30 mila ingressi
Al settore agricolo 18 mila unità. Già possibile precompilare i moduli di richiesta. Domande non oltre il 31 dicembre
È di 30.850 la quota massima dei lavoratori non comunitari subordinati, stagionali e non stagionali, e di lavoratori autonomi che potranno fare ingresso in Italia quest’anno. E’ quanto prevede il decreto flussi 2020, pubblicato in Gazzetta ufficiale (G.U. Serie generale, n.252, del 12 ottobre 2020).
Ammontano a 18 mila le unità per lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero. Riguardano ingressi di cittadini non comunitari per lavoro subordinato stagionale di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.
Nell’ambito di questa quota, a titolo di sperimentazione, sono riservate 6.000 unità ai lavoratori degli stessi Paesi le istanze dei quali saranno presentate, in nome e per conto dei datori di lavoro, dalle organizzazioni agricole. Le quote verranno ripartite tra le regioni e le province autonome, a cura del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Le istanze possono essere inviate dalle ore 9 del 27 ottobre prossimo.
Nell'ambito della stessa quota sono riservati 6.000 ingressi per motivi di lavoro subordinato non stagionale nei settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia e turistico-alberghiero di cittadini di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina e dei Paesi che nel corso dell’anno 2020 dovessero stipulare accordi di cooperazione in materia migratoria.
Le quote rimanenti sono ripartite tra ingressi di cittadini non comunitari che abbiano completato programmi di formazione ed istruzione nei Paesi di origine, ingressi di lavoratori di origine italiana residenti in Venezuela e ingressi di cittadini non comunitari per lavoro autonomo, nonché tra conversioni dei permessi di soggiorno già detenuti ad altro titolo in permessi di soggiorno per lavoro subordinato e per lavoro autonomo.
Le relative istanze possono essere inviate a partire dalle ore 9 del 22 ottobre prossimo.
Dal 13 ottobre 2020, sarà disponibile l’applicativo per la precompilazione dei moduli di domanda, accedendo alla procedura informatica dedicata sul sito https://nullaostalavoro.dlci.interno.it, al quale si accede solo con le credenziali SPID. Le istanze possono essere presentate fino al 31 dicembre 2020.