Dl emergenze: c'è la firma di Mattarella, al via lavori in Comagri
In Gazzetta Ufficiale il testo su crisi latte ovi-caprino, Xylella e gelate in Puglia
Il Decreto Emergenze che si era fatto attendere negli ultimi giorni è giunto al giro di boa e in una fase importante di attuazione. Dopo la presentazione alla Camera e la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale nella serata di venerdì 29 marzo ed ora passerà di tavolo in tavolo, prima nell’incontro con il ministro Di Maio, poi, il 2 aprile, in Commissione Agricoltura.
Il testo che aveva accumulato ritardi per errori formali e problemi di copertura finanziaria, non ha mai perso l’attenzione del mondo agricolo per via dei suoi temi cruciali. Contiene, infatti, interventi su settore latte e in particolare su quello ovi-caprino, Xylella, gelate in Puglia, comparto olivicolo e agrumicolo, prelievo supplementare, rifinanziamento Fondo di Solidarietà nazionale e Fondo indigenti, campagne promozionali ed emergenza Stoppani.
Il Decreto Emergenze "Disposizioni in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale" era stato approvato dal Consiglio dei ministri, lo scorso 7 marzo, su proposta del ministro per le Politiche agricole Gian Marco Centinaio e aveva predisposto lo stanziamento di 61 milioni di euro, nel rispetto dei requisiti per la decretazione di omogeneità per materia, necessità ed urgenza.
Sotto i riflettori adesso, l’incontro odierno tra le parti e il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del lavoro Luigi Di Maio. Oggetto originario dell'incontro al Mise: gli ammortizzatori sociali per gli operai agricoli e per i dipendenti delle aziende frantoiane del Salento, che ormai versano in condizioni ormai insostenibili. Non si esclude però, che nell’ordine del giorno compaia anche la questione delle risorse da appostare sul decreto per il latte ovino sardo e la Xylella fastidiosa.
Gli olivicoltori, primi tra tutti i gilet arancioni chiedono sin da subito al governo e a tutti i parlamentari di maggioranza e opposizione l’impegno solenne a chiudere la partita in Parlamento entro un mese per non arrivare a ridosso delle elezioni europee e garantire la giusta attenzione al settore.