18 Marzo 2013
Crisi: agricoltura strangolata dai costi. La governabilità è essenziale per evitare il collasso
, in modo da rilanciare sviluppo e competitività.
"Le imprese agricole sono sempre più strozzate dai costi e l'arrivo della nuova stangata che si chiama Imu, Iva e Tares rischia di avere effetti disastrosi. La confusa e quanto incerta situazione politica rende tutto ancora più difficile. Ecco perché è indispensabile al più presto assicurare la governabilità. Altrimenti è in serio pericolo la crescita del nostro Paese e il futuro stesso dell'intero sistema agroalimentare italiano". Lo afferma il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi.
"Il pacchetto di misure fiscali in arrivo per la seconda metà dell'anno -sottolinea Politi- si tradurrà in fardelli per le aziende. E l'agricoltura pagherà in misura alquanto gravosa. Nel 2012 il settore primario ha visto crescere in modo esponenziale gli oneri produttivi, contributivi e burocratici. Lo scorso anno hanno chiuso più di 17 mila imprese agricole. E le nuove gabelle non faranno altro che aggravare una situazione di per sé già drammatica. L'ingiusta Imu sui fabbricati rurali e sui terreni agricoli renderà la gestione aziendale ancora più complessa. Ad essa si aggiungerà la Tares sui rifiuti e servizi che andrà ad appesantire notevolmente i bilanci. Per non parlare dell'aumento dell'Iva dal 21 al 22 per cento che avrà riflessi negativi per i consumi, in particolare quelli alimentari che hanno subito un drastico taglio".
"Davanti a scenari del genere manifestiamo tutta la nostra più viva preoccupazione. Paventiamo -rileva il presidente della Cia- il pericolo di un grave allungamento della crisi per l'agricoltura e per il sistema agroalimentare. Il che comprometterebbe la ripresa dello sviluppo e della competitività che oggi è fondamentale per salvare dal tracollo tante imprese che sono costrette ad affrontare costi penalizzanti, un'asfissiante burocrazia e ostacoli spesso insormontabili".
"Per questa ragione ci auguriamo -conclude Politi- che la caotica situazione politica si ricomponga in tempi rapidi e che si arrivi ad un esecutivo in grado di governare mettendo al centro della sua azione l'economia reale. Oggi servono terapie d'urto per assicurare un futuro di certezze alle tante aziende che operano in affanno e con la prospettiva della chiusura. In una parola, bisogna evitare il collasso".