18 Luglio 2006
"Coscienza globale. Oltre l'irrazionalità moderna". Presentato dalla Cia Puglia il libro di Mario Capanna
"Coscienza globale. Oltre l'irrazionalità moderna". È questo il titolo dell'ultima fatica letteraria di Mario Capanna, il noto leader studentesco sessantottino, presidente del Consiglio dei Diritti Genetici Onlus, esponente ambientalista e pacifista, scrittore, giornalista, coltivatore diretto ed apicoltore, con un passato da consigliere regionale e parlamentare nazionale ed europeo.
Il libro -edito da Baldini Castoldi Dalai- è stato presentato lunedì scorso 17 luglio presso il megastore de "la Feltrinelli" a Bari nell'ambito di una iniziativa della Cia Puglia dal tema "Agricoltura è Cultura". A presentare l'opera e l'autore è stato Antonio Barile, presidente regionale della Cia, che ha sottolineato come nel libro si mette in evidenza il connubio agricoltura-cultura. "L'agricoltura -ha evidenziato Barile- rappresenta la prima aggregazione degli uomini e come tale l'inizio della cultura. Questo legame storico agricoltura-cultura si sta smarrendo. Senza agricoltura non c'è vita, non ci sono relazioni sociali, non c'è, appunto, cultura. Il libro di Capanna -ha continuato il presidente della Cia. Puglia - ci aiuta a costruire e consolidare un coscienza critica e globale in un mondo dove la funzione dell'informazione ci porta ad avere una cultura non diretta alla conoscenza propria ma attraverso un resettaggio continuo del nostro bagaglio di informazioni dovuto proprio ai media".
Nel suo intervento Barile ha anche evidenziato il ruolo dell'agricoltura pugliese con le sue tipicità, che "ha fatto della Puglia un bellissimo giardino" nonostante la perenne crisi che la sta attanagliando dovuta anche alla "prepotenza" – tema trattato proprio da Capanna – da parte dei trasformatori e della grande distribuzione.
"Il libro di Capanna -ha concluso Barile- riporta contenuti importanti che come Cia abbiamo ritrovato nelle nostre battaglie e nelle nostre iniziative".
"C'è una profonda verità nello slogan di questa sera e quindi nel rapporto agricoltura-cultura", ha esordito Capanna soffermandosi su alcuni aspetti legati alla irrazionalità moderna ed al suo "oltre". "L'uomo contemporaneo -ha spiegato l'autore- è dimidiato. Più si ritiene potente, più è dimezzato nel rapporto con la realtà. Siamo tutti schiavi pensando di essere padroni, ed accettiamo la coscienza separata che di domina".
"Stiamo globalizzando tutto, tranne la coscienza -ha continuato Capanna- quando invece la coscienza globale, che non è altro che il recupero della visione unitaria che mostra come gli esistenti sono collegati tra loro, potrà liberarci, ridandoci quel rapporto concreto con il mondo reale. Ragionando secondo la coscienza globale cambia il nostro modo di essere nel mondo, il nostro modo di coltivare la terra rispettandola e salvaguardandola". Nel suo intervento, Capanna ha anche parlato di organismi geneticamente modificati "dei quali nessuno ne garantisce l'innocuità e che l'agricoltura, e quella pugliese in particolare che produce genuinità uniche al mondo, dovrebbe respingere con fermezza".
"Migliorare il meglio che già abbiamo -ha concluso Capanna- permette di dare un contributo originale alla globalizzazione. La Cia in questo è all'avanguardia promuovendo una nuova concezione del modello agro-alimentare, concepito non come mestiere che produce solo alimenti ma che difende anche il territorio, lo salvaguarda dal degrado e promuove il turismo. L'agricoltura rappresenta il volano principale del progresso che condiziona tutti gli altri settori. Le conseguenze della globalizzazione, infatti, sono decisive: nel lavoro, nell'economia, nei media, nei rapporti interpersonali".
Valori fondamentali richiamati anche nel messaggio fatto giungere in apertura della serata dal presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che ha parlato di "un momento di confronto e di un evento assai significativo che vede protagonista lo scrittore-coltivatore diretto Capanna".