COP 21 Med: siglato documento per sostenibilità sponde Mare Nostrum
Approvata la dichiarazione di Napoli. C'è l'impegno dei grandi del Mediterraneo, assieme all'Ue
La Conferenza degli Stati dice sì alla Dichiarazione di Napoli. Ministri, Sottosegretari e delegati hanno approvato nel capoluogo partenopeo, il documento finale che impegna tutti i 21 Stati del bacino del Mediterraneo, assieme all’Unione Europea, a lavorare congiuntamente nei prossimi anni su una serie di obiettivi ambiziosi.
I punti indicati sono: il marine litter, il contrasto fino alla completa eliminazione dei rifiuti; il rafforzamento del sistema di aree protette e la tutela della biodiversità; nuove strategie per contrastare i cambiamenti climatici in atto a livello regionale; proporre soluzioni di blu economy per un futuro sostenibile.
Inoltre, dopo anni di negoziati, la Conferenza di Napoli, si distingue per l’adozione di una road map per proporre la designazione di tutto il Mediterraneo come area a emissioni controllate di ossidi di zolfo.
"Obiettivi per un futuro di pace, prosperità e sviluppo sostenibile sulle sponde del Mare Nostrum, legato alla tutela dell’ambiente marino e delle regioni costiere". Ha spiegato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, presidente della Conferenza. “Questo è il taglio che vogliamo dare con la presidenza italiana -ha evidenziato Costa- guardando alla tutela della biodiversità, di cui il Mediterraneo è custode per un 8%. È una concentrazione di ricchezza fantastica in un mare su cui si affacciano oltre 500 milioni di cittadini”.
Dal Ministro l'invito a lavorare attraverso road map, all'abbassamento delle emissione di zolfo in atmosfera, da parte delle imbarcazioni di grande tonnellaggio. Tutto ciò vorrà dire uno sforzo da parte degli armatori non solo italiani ma anche stranieri. Tutti stanno cominciando a capire -ha concluso Costa- che valorizzazione del mare e tutela ambientale devono viaggiare di pari passo”.