Con cambiamenti climatici in aumento fame e migrazioni
Il nuovo rapporto Ipcc: priorità ridurre emissioni gas serra, avanti su sostenibilità
Il riscaldamento globale farà aumentare la siccità e gli eventi climatici estremi in tutto il mondo, pregiudicando la produzione agricola e la sicurezza alimentare. A pagarne le conseguenze saranno soprattutto le popolazioni più povere di Africa e Asia, con nuove guerre e conseguenti migrazioni. Anche il Mediterraneo resta ad alto rischio di desertificazione e incendi. E’ quanto emerge dal rapporto "Cambiamento climatico e territorio" del comitato scientifico dell'Onu sul clima, l’Intergovernmental panel on climate change (Ipcc) presentato a Ginevra.
Lo studio mostra che una migliore gestione del territorio può contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici, ma non è l'unica soluzione. La riduzione delle emissioni di gas serra da tutti i settori è essenziale. Il riscaldamento globale deve essere mantenuto al di sotto dei 2° C. Nel 2015 i governi hanno sostenuto l'obiettivo dell'accordo di Parigi di rafforzare la risposta globale ai cambiamenti climatici mantenendo l'aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2° C e proseguire gli sforzi per limitare l'aumento a 1,5 ° C.
La ricerca si concentra sul rapporto tra cambiamento climatico e territorio, studiando gli effetti del riscaldamento globale, in particolare su agricoltura e foreste. Si stima che la produzione di cibo calerà all'aumento della frequenza e della grandezza degli eventi atmosferici estremi, che spezzano la catena alimentare. Livelli più alti di CO2 possono anche abbassare le qualità nutritive dei raccolti agricoli.
Nelle regioni aride, il cambiamento climatico e la desertificazione causeranno riduzioni nella produttività dei raccolti e del bestiame. Le zone tropicali e subtropicali saranno le più vulnerabili. I cambiamenti climatici potranno amplificare le migrazioni sia all'interno dei Paesi che fra un Paese e l'altro. La crescita degli eventi atmosferici estremi rischia di minacciare il tenore di vita, esacerbare i conflitti e costringere la gente a migrare. Il cambiamento climatico, inoltre, aumenterà gli impatti economici negativi della gestione non sostenibile del territorio.
Di fronte a tutto questo, secondo l'Ipcc, sono diversi gli strumenti utili a ridurre le emissioni di gas serra e, quindi, il riscaldamento globale: si va dalla produzione sostenibile di cibo alla gestione sostenibile delle foreste; dalla conservazione degli ecosistemi alla gestione del carbonio organico nel suolo; dalla riduzione della deforestazione e dei fenomeni di degrado e abbandono del territorio allo stop allo spreco alimentare.