Cinghiali: in Abruzzo arriva prima filiera controllata della carne
Cia regionale: un progetto importante per tutelare il territorio riducendo i danni da fauna selvatica
Trasformare il problema della presenza dei cinghiali in una risorsa per il territorio e in un’opportunità per i cuochi e i consumatori.
Nasce con questo obiettivo “Risorse Naturali d’Abruzzo”, il progetto finanziato dal Psr Abruzzo 2014-2020 che mira a colmare il vuoto normativo tra la fase di caccia al cinghiale e l'arrivo delle carni negli impianti di lavorazione.
I potenziali benefici dell'iniziativa sono notevoli: si va dalla riduzione del numero di cinghiali, alla salvaguardia del territorio dai danni provocati dagli animali, fino al rafforzamento di una filiera, competitiva e qualificata, capace di incrementare il consumo di carne di selvaggina trasformata in maniera sicura e di qualità. Il progetto è stato presentato da un’associazione temporanea di imprese e aggrega ben 22 partner tra investitori diretti e indiretti. Saranno finanziati centri di raccolta già esistenti nelle aziende agricole, centri di lavorazione e trasformazione delle carni, furgoni refrigerati e altri materiali per preservare la catena del freddo.
“Il progetto si pone l’obiettivo di trasformare un problema in risorsa -ha affermato il coordinatore del progetto Fabio De Marinis.- Con la vendita di carne di selvaggina attraverso una filiera controllata e certificata, si potrà far emergere un consumo sempre regolare e sicuro per il consumatore, ma anche integrare il reddito delle aziende agricole aderenti”.
“Sono fiducioso sul contributo che questo progetto possa dare in termini di salvaguardia e valorizzazione del territorio riducendo gli effetti che la fauna selvatica sta creando -ha commentato Mauro Di Zio, presidente Cia-Agricoltori Italiani Abruzzo.- La nostra confederazione, a livello nazionale, è già promotrice di una radicale riforma della legge 157 del 1992 che regola l’attività di caccia e che, innanzitutto, si pone l’obiettivo di sostituire il concetto di protezione con quello di gestione, e prevede varie iniziative volte a tutelare l’attività agricola”.
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