Cinghiali: Cia E-R, bene caccia oltre confini proprio Comune
Nota esplicativa Regione dà risposta a richieste organizzazione. Intervento utile a prevenire infezioni peste suina e danni colture
In Emilia-Romagna la caccia al cinghiale si può esercitare oltre i confini del proprio Comune. A chiarirlo, una nota esplicativa della Regione che dà così risposta positiva alle richieste di Cia Emilia Romagna. "Si tratta di un chiarimento necessario -commenta il presidente Cristiano Fini. Oovviamente andrà applicato nel rispetto delle misure di distanziamento sociale disposte sia dal Dpcm del 3 novembre 2020 e dell’Ordinanza del Presidente della Regione Emilia Romagna del 12 novembre”.
Cristiano Fini, presidente di Cia Emilia Romagna, accoglie, dunque, con favore il pronunciamento della Regione ai quesiti e alle sollecitazioni inoltrate all’Assessore all’Agricoltura Mammi. “Più che mai in questo periodo è necessario contenere il numero dei cinghiali per via dei danni alle colture, ma soprattutto per il potenziale pericolo di trasmissione della peste suina -precisa Fini- una minaccia in agguato visti i focolai che sono stati segnalati in Europa. Questa attività venatoria contribuisce a prevenire infezioni e contribuisce a tutelare gli allevamenti suinicoli oltre a contrastare i danni all’agricoltura. Ottima quindi l’azione di concertazione svolta dall’assessorato all’Agricoltura -conclude Fini- per raggiungere questo importante obiettivo”.