Cibo sicuro: da Onu prima Giornata Mondiale dedicata
Fao e Oms a lavoro per promuovere nel mondo la salubrità alimentare
In tutto il mondo, ogni anno, quasi una persona su dieci (circa 600 milioni di persone) si ammala e 420.000 muoiono dopo aver mangiato cibo contaminato da batteri, virus, parassiti o sostanze chimiche. Il cibo non sicuro ostacola inoltre lo sviluppo in molte economie a basso e medio reddito, che perdono circa 95 miliardi di dollari in produttività in seguito a malattie, disabilità e morte prematura dei lavoratori. E' quanto ricorda l'Onu nel promuovere a livello globale la prima Giornata Mondiale della Salubrità Alimentare.
Obiettivo: potenziare gli sforzi per garantire cibo sicuro per tutti così come recita il claim "la salubrità alimentare riguarda tutti". Le attività in tutto il mondo per la Giornata Mondiale della Salubrità Alimentare mirano a stimolare azioni che aiutino a prevenire, rilevare e gestire i rischi per la salute legati agli alimenti. Azioni corrette lungo tutta la catena di approvvigionamento alimentare, dagli agricoltori ai consumatori, la buona governance e norme idonee sono essenziali ai fini della salubrità alimentare. La Giornata Mondiale della Salubrità Alimentare è stata adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel dicembre 2018. Il primo passo è stato fatto nel 2016 dal Costa Rica attraverso la Commissione del Codex Alimentarius, gestita dalla FAO e dall'OMS.
La salubrità alimentare, infatti, contribuisce alla sicurezza alimentare, alla salute umana, alla prosperità economica, all'agricoltura, all'accesso ai mercati, al turismo e allo sviluppo sostenibile. L'ONU ha incaricato due delle sue agenzie, l'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di gestire gli sforzi per promuovere la salubrità alimentare in tutto il mondo. La FAO e l'OMS hanno unito le loro forze per aiutare i Paesi a prevenire, gestire e reagire ai rischi lungo la filiera alimentare, collaborando con produttori e rivenditori di alimenti, autorità di regolamentazione e interlocutori della società civile, sia per gli alimenti prodotti localmente che per quelli importati.
"La salubrità alimentare riguarda tutti: agricoltori, fornitori agricoli, trasformatori, trasportatori, commercianti e consumatori, -ha dichiarato il Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva-. Non ci può essere sicurezza alimentare, senza salubrità alimentare".
"Ogni anno il cibo non sicuro uccide circa 420.000 persone. Queste perdite sono assolutamente evitabili, -ha aggiunto Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell'OMS-. La Giornata Mondiale della Salubrità Alimentare è un'occasione unica per sensibilizzare governi, produttori, addetti ai lavori e consumatori sui pericoli degli alimenti non sicuri. Dai campi alla tavola, abbiamo tutti un ruolo da svolgere affinché il cibo sia sicuro".
Investire in sistemi alimentari sostenibili ripaga
La FAO e l'OMS sottolineano quanto sia importante che tutti abbiano accesso a cibo sicuro, nutriente e sufficiente e che il cibo sicuro è fondamentale per promuovere la salute e porre fine alla fame, due dei principali Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Il cibo sicuro consente l'adeguata assunzione di nutrienti e contribuisce a una vita sana. La produzione di alimenti sicuri migliora la sostenibilità consentendo l'accesso ai mercati e la produttività, il che agevola lo sviluppo economico e la riduzione della povertà, in particolare nelle zone rurali. Gli investimenti nell'educazione dei consumatori alla salubrità alimentare possono potenzialmente ridurre le malattie di origine alimentare e creare risparmi pari a 10 dollari per ogni dollaro investito.
La FAO e l'OMS hanno creato una nuova guida che illustra come tutti possano essere coinvolti. La guida prevede cinque fasi per fare una sostanziale differenza in fatto di salubrità alimentare: accertati che sia sicuro. I governi devono garantire cibi sicuri e nutrienti per tutti; coltivalo in modo sicuro. Produttori agricoli e alimentari devono adottare metodi corretti; tienilo al sicuro. Gli operatori di settore devono garantire che il cibo sia trasportato, immagazzinato, conservato e gestito in modo sicuro; verifica che sia sicuro. I consumatori devono ricevere informazioni tempestive, chiare e affidabili sui rischi nutrizionali e patologici legati alle loro scelte alimentari; l'unione fa la salubrità. I governi, gli enti economici regionali, le organizzazioni delle Nazioni Unite, le agenzie di sviluppo, le organizzazioni commerciali, i gruppi di produttori e consumatori, gli istituti universitari e di ricerca e gli enti privati devono collaborare sulle problematiche della salubrità alimentare.
Dati sulla salubrità alimentare
Si stima che circa 600 milioni di persone, quasi 1 persona su 10 al mondo, si ammalino dopo aver mangiato cibo contaminato e 420.000 muoiono ogni anno. I bambini al di sotto dei 5 anni rappresentano il 40% delle vittime di malattie di origine alimentare, con 125.000 decessi ogni anno. Le malattie di origine alimentare sono causate da batteri, virus, parassiti o sostanze chimiche che si insinuano nell'organismo attraverso cibo o acqua contaminati. Le malattie di origine alimentare rallentano lo sviluppo socioeconomico, mettendo a dura prova i sistemi sanitari e danneggiando le economie nazionali, il turismo e il commercio. Il valore del commercio di alimenti è pari a 1,6 trilioni di dollari, pari a circa il 10% del commercio annuo complessivo a livello globale. Secondo stime recenti l'impatto di alimenti non sicuri costa a economie di reddito medio-basso circa 95 miliardi di dollari in perdita di produttività ogni anno. Migliorare le pratiche igieniche nel settore alimentare e in quello agricolo aiuta a ridurre l'emergenza e la diffusione della resistenza antimicrobica lungo la catena alimentare e nell'ambiente.