24 Aprile 2019 | None

Cibo: commercio internazionale sia veicolo di qualità e salubrità

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L'appello FAO a promuovere regole per accesso a cibo sicuro e sano per tutti

Il commercio ha un ruolo chiave nel fornire cibo di qualità, sano e salutare. Assicurare una dieta sana e bilanciata per tutti richiede l’implementazione degli standard internazionali e della regolamentazione sulla salubrità degli alimenti. A ribadirlo è il direttore generale della FAO Graziano Da Silva, recentemente intervenuto all'International Forum on Food Safety and Trade presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) a Ginevra.

“In molti paesi la disponibilità di cibo è legata fortemente alle importazioni -ha affermato Da Silva.- Sfortunatamente alimenti non salutari e ultra-processati si prestano meglio al commercio internazionale in termini di trasporto e conservazione. Graziano Da Silva ha sottolineato come questi prodotti abbiano già contribuito in maniera sostanziale all’aumento dei tassi di obesità in paesi che importano la maggior parte del proprio cibo, come le isole del Pacifico e dei Caraibi. Il Direttore Generale della FAO ha, quindi, lanciato un appello alla comunità internazionale perché vengano promosse regole e regolamenti commerciali in favore del consumo di alimenti sani e nutrienti.

“La salubrità del cibo attraversa i confini. Oggi il cibo prodotto in un paese può raggiungere negozi, ristoranti e frigoriferi dall’altra parte del pianeta in 24 ore -ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore Generale dell’OMS.- Non esiste differenza tra salubrità per i ricchi e per i poveri. La salute di tutti, indifferentemente da dove vivono e da cosa mangiano, deve essere protetta allo stesso modo”.

“L’accesso a cibo sicuro è fondamentale per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. È quindi imperativo discutere come le politiche in materia di alimenti, salute e commercio possono essere allineate per realizzare questi obiettivi comuni -ha affermato il Direttore Generale del WTO, Roberto Azevêdo.- Dobbiamo considerare come trarre il massimo vantaggio dalle opportunità offerte dal progresso tecnologico nel sostenere i progressi in salubrità alimentare e salute pubblica”.

Oggi più di 670 milioni di adulti sono obesi. Alcune stime indicano che il loro numero sorpasserà presto il numero quanti sono colpiti dalla fame - 821 milioni di persone nel 2017. Mentre la fame è circoscritta ad alcune aree specifiche, soprattutto in zone colpite da conflitti e dai cambiamenti climatici, l’obesità è ovunque. 8 dei 20 paesi dove l’obesità cresce più rapidamente si trovano in Africa. L’obesità è, inoltre, associata a diverse malattie croniche, come il diabete, i problemi cardiaci, l’ipertensione e alcune forme di cancro e costi circa due trilioni di dollari all’anno in cure sanitarie dirette e perdita di produttività. Un impatto equivalente a quello del fumo o degli odierni conflitti armati. Perché il cibo sia adeguato per il consumo umano, oltre ad essere sicuro deve anche essere salutare.

Infine, Graziano Da Silva ha sottolineato l’importanza di standard unici sulla salubrità degli alimenti per assicurare pratiche commerciali eque. “Se ogni governo applicasse standard diversi, il commercio sarebbe più costoso, e sarebbe molto più difficile assicurare che il cibo scambiato sia sicuro. In questo contesto -ha sottolineato Da Silva-, il Codex Alimnetarius – l’organo creato dalla FAO e dall’OMS per la definizione degli standard relativi alla salubrità del cibo – è il principale punto di riferimento per gli standard alimentari. Tutti i Paesi rafforzino la loro partecipazione al lavoro del Codex e a facilitare l’implementazione delle sue decisioni".