Cia Venezia: prezzi delle carote ai minimi
La presidente Senno: "Gli agricoltori lavorano sotto costo, bisogna intervenire sulla filiera"
Sette centesimi. È il prezzo pagato agli agricoltori per un chilo di carote. Peccato poi trovare lo stesso ortaggio, sui banchi del supermercato, in vendita da 1 a 2,5 euro al chilogrammo: dalle 14 alle 35 volte in più”.
“Fare un ettaro a carote costa circa 5mila euro se non di più. A 7 centesimi servono 50mila chili per avvicinarsi al costo di produzione”. La testimonianza è stata raccolta dal responsabile di zona di Cia-Agricoltori Italiani per Chioggia e la Riviera del Brenta Mauro Mantovan.
“Come al solito -conferma- l’agricoltore è l’anello debole della catena. Ma lavorare in perdita non è possibile: se continuiamo così perderemo anche questa produzione”. Un caso analogo si era verificato mesi fa con il radicchio di Chioggia. Anche in quel caso, cinque-sette centesimi al chilo per gli agricoltori, mentre poi al consumatore finale il prodotto veniva venduto a 2-3 euro al chilo. A destare scalpore era stato il fatto che alcuni agricoltori
avevano preferito “fresare” il terreno, considerando più economico non raccogliere il radicchio invece che venderlo sotto costo.
“Questi sono alcuni esempi -interviene la presidente di Cia Venezia Federica Senno- delle storture lungo la filiera. Il produttore non può 'fare il prezzo' del suo prodotto, mentre tutti i rimanenti anelli della catena distributiva calcolano tutte le spese: lavaggio, cernita, confezionamento, imballaggio, trasporto,… Non c’è più mercato: ti viene offerta una cifra ridicola, ma non puoi contrattarla, perché altrimenti non venderai un solo chilo della tua produzione. È un gioco al ribasso che sta mettendo in crisi la nostra agricoltura”.
Le soluzioni? “Non sono facili: la vendita diretta - saltando tutti i passaggi - non è praticabile, ma certamente bisogna intervenire sulla filiera, consorziare i produttori e contrattare con la grande distribuzione. Cia Venezia -conclude la presidente Senno- è impegnata in questo senso, ma è doveroso fare conoscere all’opinione pubblica la situazione: c’è bisogno necessariamente di una redistribuzione del valore lungo la filiera, per garantire un reddito equo e giusto agli agricoltori, lavorando insieme su questo obiettivo comune".