Cia Veneto: su addizionale Irpef è mancata la programmazione
Il presidente Passarini: "Regione si assuma la repsonsabilità. Noi saremo collaborativi
"Mettere una tassa in questo momento -dichiara il presidente di Cia-Agricoltori Italiani Veneto Gianmichele Passarini- sarebbe stato sconveniente, forse un ragionamento sulle risorse e sull’addizionale Irpef andava fatta per tempo, programmato e discusso, magari con un coinvolgimento delle parti sociali e delle associazioni. Agire sempre nell’emergenza non permette grandi ragionamenti. Detto questo, siamo consapevoli che ci sono più di 500mila persone che vivono in difficoltà nella nostra regione".
"Apprezziamo il fatto che sul tema ci sarà un supplemento di analisi, anche alla luce delle misure che metterà in campo il governo nazionale -sottolinea Passarini-. La nostra posizione è sempre la stessa: occorrono risorse per il sociale, ma nella manovra di bilancio, di cui si è cominciato a parlare oggi, non si devono toccare i fondi per le imprese, che soffrono ormai da due anni. Ci sono Regioni, come l’Emilia Romagna, che l’hanno fatto per tempo".
"Certo è che il DEFR è un documento politico e se viene approvato senza la misura dell’addizionale, indicherà con chiarezza la direzione politica della Regione Veneto -conclude il presidente di Cia Veneto-. Resta il fatto che questa tassa ricadrebbe sui cittadini, gli stessi che con un risultato nettissimo hanno votato questa Amministrazione Regionale. È quindi giusto che sia la Regione ad assumersi la responsabilità di decidere. Noi saremo parte del percorso con spirito collaborativo".