Anp e Cia Veneto si mobilitano per una vera sanità pubblica
Stand e banchetti nelle piazze dei comuni padovani. Al via raccolta firme
Cia e Anp-Cia Veneto lanciano una raccolta firme nelle piazze dei comuni padovani per chiedere alla Giunta regionale “una reale sanità pubblica, per tutti, come sancito dall’articolo 32 della Costituzione: difenderlo è un dovere”. La mobilitazione, con stand e banchetti, andrà avanti fino a primavera. Una volta raccolte le firme (è possibile anche recarsi in tutti gli uffici Cia), verranno inviate al presidente della Regione, Luca Zaia, e all’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin.
“Le criticità che intendiamo evidenziare sono molteplici -sottolinea Carlo Miatello, presidente Anp Cia Padova-. In primo luogo, le lunghissime liste di attesa relativamente alle visite specialistiche. Sempre di più i cittadini sono tenuti a rivolgersi al privato per avere delle risposte cliniche in tempi congrui”.
Secondo uno studio di Cia Veneto il 50% dei pensionati rinuncia addirittura a curarsi a motivo degli alti costi proprio nel privato: gradualmente, sta sostituendo il pubblico. "Inoltre -aggiunge Miatello- mancano i medici di base, soprattutto nella zona della Bassa. E ancora: le condizioni di lavoro del personale sanitario sono insostenibili, con turni massacranti”.
Se l’amministrazione regionale non invertirà il trend, con investimenti ad hoc e assunzioni, il sistema è destinato al collasso. Attraverso la raccolta firme, precisa il presidente Anp Cia Padova, “portiamo l’istanza di un solido rafforzamento del comparto, in particolare dei servizi nel territorio, di prevenzione e ospedalieri -aggiunge Miatello-. Oltre a un sostegno della legge sulla non autosufficienza con delle risorse adeguate. I relativi fondi, peraltro, verranno stanziati solo nel 2025”. Infine, una maggiore diffusione nel territorio delle strutture sanitarie e dei servizi poliambulatoriali.
“L’accesso alla cura è un diritto universale -ripete Miatello-. Non devono esistere cittadini di serie A, quelli che sono nelle condizioni di curarsi, e di serie B, ovvero coloro che non dispongono dei mezzi sufficienti per farlo. A questa sottoscrizione aderiranno migliaia di padovani, indipendentemente dalla fascia d’età e dalla posizione sociale. L’emergenza sanitaria è un problema non differibile, che riguarda tutti. Da ultimo, rileviamo che da anni vengono tagliati i fondi”.
Il presidente di Cia Padova, Luca Trivellato, esprime forte preoccupazione: “Siamo chiamati a portare avanti un’azione sindacale incisiva. Chiediamo alle altre organizzazioni e alle Istituzioni, a tutti i livelli, di unirsi al nostro appello. Il mondo dell’agricoltura -conclude- scende nelle piazze e ci mette la faccia. Da sempre difendiamo non solo gli imprenditori agricoli, ma anche i fragili e i meno abbienti”.