20 Novembre 2024 | None

Cia Veneto: consegnate ad assessore Lanzarin 21.276 firme per chiedere vera sanità pubblica

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21.276 firme per chiedere una vera sanità pubblica, a favore di tutti, in particolare degli anziani e dei più fragili, raccolte negli scorsi mesi da Cia-Agricoltori Italiani Veneto e Anp (Associazione nazionale pensionati) Veneto. La consegna delle sottoscrizioni da parte di una delegazione all’assessore regionale Manuela Lanzarin si è tenuta nel primo pomeriggio di oggi a Palazzo Balbi.

“Sono state raccolte ai mercati, agli eventi pubblici e nei nostri uffici dislocati in tutta la Regione -sottolinea il presidente di Anp-Cia Veneto, Giovanna Gazzetta-. La risposta da parte dei cittadini è stata massiccia, a dimostrazione che la questione è molto sentita. E non è soltanto un tema di lunghissime liste d’attesa. È tutto il sistema sociosanitario che va migliorato, alla luce di quanto previsto dall’articolo 32 della Costituzione”. Stando ad un report di Anp-Cia Veneto, il 10% dei pensionati veneti (il 26% dei quali percepisce una pensione di meno di 750 euro al mese) rinuncia addirittura a curarsi a motivo degli alti costi nel privato.

“Il nodo sta tutto qui -precisa Gazzetta-. Siccome il pubblico non è in grado di assicurare il servizio, sono tenuti a rivolgersi altrove. Ma le spese, appunto, risultano insostenibili”. Fra le istanze avanzate da Anp, va attuato un Piano straordinario di investimenti, quantificato nell’8% del Pil, finalizzato a intervenire sulle maggiori difficoltà del sistema sociosanitario nazionale. Questo, prima che il progressivo definanziamento raggiunga il 6,2% del Pil previsto per il 2025, “quando è noto che sotto il 6,5% i servizi essenziali non possono essere garantiti a tutti i cittadini”.

Da rafforzare, inoltre, i servizi territoriali e la sanità di prossimità: “Serve aumentare il numero del personale sanitario, medici e infermieri, investire sulla prevenzione e sulle nuove tecnologie, come la telemedicina, sviluppare una sanità a misura di anziano”. Infine, a livello nazionale occorre attuare la Riforma della non autosufficienza, secondo il vero spirito della legge. Ovvero, tutelando l’accesso ai servizi di prossimità per tutti e il sostegno alle famiglie, riconoscendo il ruolo dei caregiver. “Ora o mai più -conclude Gazzetta-. Ci auguriamo che l’amministrazione regionale, competente in materia di sanità, ascolti il nostro appello, che è quello di decine di migliaia di veneti”.