15 Dicembre 2025

Cia Veneto: con nuova Pac, regione perderebbe 400 milioni di euro

#europa #agricoltura #manifestazione #Pac
Condividi

L'allarme della Confederazione alla vigilia della grande manifestazione del 18 dicembre a Bruxelles

Con le nuove regole attualmente in discussione in Commissione europea (il negoziato durerà due anni), il Veneto perderebbe 400 milioni di euro nell’ambito della Pac, Politica agricola comune, 2028-2034. Un taglio lineare del 22%: da 1,7 miliardi di euro a 1,3 miliardi di euro. “L’agricoltura non chiede privilegi, pretende rispetto”, il claim di Cia Veneto. Da qui la grande mobilitazione di tutte le organizzazioni agricole europee: il 18 dicembre oltre 10mila agricoltori arriveranno a Bruxelles per manifestare un dissenso unanime. Fra gli altri, sarà presente una folta delegazione di Cia: il presidente di Cia Veneto, Gianmichele Passarini, e tutti i presidenti Cia delle sette province venete.

“L’agricoltura non è una voce residuale del bilancio Ue: assicura cibo sicuro, tutela dell’ambiente, resilienza dei territori e futuro delle comunità”, precisa lo stesso presidente Passarini. “Durante la pandemia l’Europa è stata rapida, solidale, concreta. Adesso, invece, sembra essere attraversata da lentezze, divisioni e compromessi al ribasso”. Fino ad ora nessuna politica comunitaria, peraltro, ha generato più stabilità della Pac. “Per più di mezzo secolo ha garantito sicurezza alimentare, coesione sociale e un solido presidio delle aree interne”. Se andasse in porto la proposta della Commissione, il peso dell’agricoltura all’interno dell’esercizio finanziario Ue crollerebbe dal 31% al 15%. “Non si tratta di una riforma tecnica; questo è un cambio di paradigma”.

Non solo Pac, peraltro. “La burocrazia è diventata il peggior nemico della produttività. La parola chiave è semplificazione”. In tutto questo, Cia Veneto chiede alle Istituzioni di fare la propria parte con coraggio, visione e coerenza. “Non stiamo difendendo solo un comparto, bensì il destino stesso dei territori e delle generazioni che verranno”, conclude Passarini.