08 Ottobre 2012
Cia Umbria: permangono forti ritardi nell'erogazione dei pagamenti Agea
Nei primi giorni del mese di luglio, nell'ambito del più generale provvedimento di riduzione della spesa pubblica (spending review), il governo -afferma una nota della Cia Umbria- ha varato una riforma significativa e radicale dell'Agea, l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura, con l'obiettivo di ridurne i costi di gestione e di "migliorarne il funzionamento e la qualità dei servizi offerti", come ebbe a dichiarare nella circostanza il ministro dell'Agricoltura Mario Catania. Si decise, infatti, che il coordinamento dei finanziamenti derivanti dai fondi comunitari Feaga e Feasr (aiuti diretti e sviluppo rurale) sarebbe stato svolto direttamente dal ministero dell' Agricoltura, unico rappresentante dello Stato italiano nei confronti della Commissione europea; inoltre che l'Agea non avrebbe più avuto un presidente ed un consiglio di amministrazione ma un direttore scelto in base a criteri di alta professionalità e conoscenza del settore agroalimentare. In tanti accolsero con favore questa scelta sicuri che avrebbe comportato uno scatto di efficienza in un ente fondamentale per garantire agli agricoltori in tempi certi gli aiuti di cui hanno diritto.
"A distanza di tre mesi dal provvedimento di riforma dell'Agea dobbiamo constatare con rammarico che ben poco è cambiato -dichiara il presidente della Cia dell'Umbria Domenico Brugnoni- e che permangono tuttora ritardi sempre più insopportabili nell'erogazione dei pagamenti". Solo nella nostra regione, infatti, vi sono ancora alcune migliaia di domande di aiuto/pagamento, relative ai sostegni previsti dalle misure agroambientali del Psr per le annualità che vanno dal 2007 al 2011, in attesa di un esito definitivo; diverse non sono istruite, altre sono state liquidate solo parzialmente e altre ancora risultano inspiegabilmente bloccate da Agea, per un totale di svariati milioni di euro.
"E' bene ricordare -continua Brugnoni- che tanti ritardi, in parte dovuti a disfunzioni delle procedure tra Agea e Regione che causano anomalie alle domande presentate, vanno velocemente risolte con soluzioni definitive assicurando una volta per tutte la compatibilità del sistema informativo della società Sin con quello della Regione. La situazione, infatti, è sempre più insostenibile e gli imprenditori agricoli interessati rischiano di subire pesanti ripercussioni a causa delle inspiegabili lungaggini burocratiche di Agea. Su questa problematica, peraltro, la Regione Umbria sta facendo di tutto per venire incontro alle esigenze degli agricoltori; è l'Agea che non sta rispettando gli impegni più volte assunti. Chiediamo, pertanto all'assessore Cecchini -conclude il presidente regionale della Cia- di attivarsi immediatamente nei confronti del ministro Catania affinchè trovino una soluzione definitiva i problemi che ancora impediscono ad Agea di svolgere con efficienza il suo importante compito".