14 Luglio 2023

Cia Umbria: emergenza malattie fungine, vitivinicoltura a rischio

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Il settore vitivinicolo sta affrontando un’annata critica con il diffondersi di malattie fungine, come la peronospora, che sta proliferando a causa del maltempo dei mesi scorsi, contribuendo a trascinare il comparto in una vera e propria emergenza. Così Cia-Agricoltori Italiani dell’Umbria in una nota.

“Con le condizioni climatiche avverse -spiega Roberto Di Filippo, imprenditore vitivinicolo biologico- si sono purtroppo verificate situazioni favorevoli agli attacchi fungini abbastanza importanti. In passato ci sono state criticità simili, ma sicuramente questo è un pessimo anno per le produzioni di vino”. Per ciò che concerne il bio, “ci sono poi situazioni diverse, a seconda delle zone e di molte variabili: in alcune aree umbre, ad esempio, le malattie fungine sono quasi nulle, mentre in altri casi ci sono perdite che vanno verso il 100%, tant'è che in questi appezzamenti non si passerà a raccogliere le uve. Mediamente, reputo che ci siano perdite che si possano attestare intorno al 50%”.

Quindi, “è un'annata in cui il settore vitivinicolo, soprattutto biologico, è particolarmente penalizzato e di conseguenza anche i contributi accumulati nel corso degli anni vengono tutti 'rimangiati' per tamponare questa disastrosa situazione. A fronte di tutto ciò -conclude Di Filippo- è necessario guardare a politiche sul lungo termine, con forme di intervento che possano garantire un aiuto concreto a tutti gli imprenditori colpiti. Bisogna, inoltre, fare molta attenzione a togliere quei pochi strumenti che ci permettono di controllare le malattie fungine, come il rame, che negli ultimi anni è stato sottoposto ad attacchi senza ragione”.

Ma tutto il comparto vitivinicolo, anche quello 'tradizionale', non è stato risparmiato da questa calamità, come conferma anche Giovanni Dubini, imprenditore agricolo orvietano: “In Umbria si stanno verificando situazioni 'a macchia di leopardo' che stanno lasciando uno strascico pesante, andando ad incidere su quantità e qualità dei raccolti. È presto per calcolare l'entità effettiva dei danni che questa stagione instabile sta provocando, ma l'evidenza è sotto gli occhi di tutti”.

Al fine di contrastare le problematiche in corso, Cia Umbria ha richiesto e si è dato l'avvio a un tavolo tecnico di crisi del settore, poiché l'emergenza non riguarda solo la nostra regione e per questo occorre agire urgentemente mettendo in campo tutte le sinergie necessarie per una risoluzione efficace e immediata.