03 Ottobre 2009

Cia Toscana: appello alla Regione per salvare l'agricoltura

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Tre o quattro mesi, prima della fine della legislatura, per risollevare l'agricoltura toscana da una crisi senza precedenti. Insomma non c'è più tempo da perdere, sottolinea la Cia Toscana, che auspica da parte della Regione Toscana la realizzazione di interventi, sia sul piano legislativo che della gestione operativa.
La parola d'ordine deve essere "semplificazione", che, secondo la Cia Toscana, è ormai un fattore essenziale per qualsiasi prospettiva di sviluppo, da perseguire attraverso procedure di programmazione chiare, in grado di conciliare le esigenze di partecipazione diffusa con la capacità decisionale ed operativa del sistema. Attraverso anche lo snellimento dei procedimenti amministrativi e delle procedure autorizzative e con una "governance" territoriale incentrata sull'integrazione, sullo snellimento del sistema delle competenze, sul principio di responsabilità.
"Riteniamo una priorità -sottolinea il presidente della Cia Toscana, Giordano Pascucci- l'impegno per la piena attuazione dell'importante Legge Regionale sulla semplificazione, attraverso una rapida revisione di tutti i procedimenti, adeguandoli e rendendoli coerenti con la nuova Legge. Ma non solo: dove è possibile l'accorpamento dei numerosi adempimenti delle imprese agricole (norme igienico-sanitarie ed ambientali, sicurezza alimentare, sicurezza sul lavoro) e dei relativi regimi di controllo e sanzioni".
Inoltre per la Cia Toscana la crisi impone con urgenza una iniezione di interventi di sostegno alle imprese che consentano da un lato di affrontare l'emergenza, e dall'altro lato di rendere maggiormente competitivo il sistema delle imprese. Gli interventi anticrisi previsti nell'ambito della riprogrammazione del Psr rispondono a queste necessità, così come gli interventi previsti dal Piano agricolo regionale. "Bisogna attivare subito i bandi di filiera -spiega Pascucci- attivare gli interventi anticrisi già definiti, da aggiornare per renderli più accessibili e fruibili da parte delle imprese agricole. E avviare le misure del PAR rivolte al sostegno all'impresa, al rafforzamento della sua organizzazione economica, all'incentivazione delle forme di aggregazione tra imprese".
Sul piano legislativo -aggiunge la Cia regionale- serve una rapida approvazione della nuova Legge regionale sull'agriturismo, già all'attenzione del Consiglio, che deve saper tenere insieme le esigenze di semplificazione dell'iter autorizzativi e dei sistemi di controllo. E in materia di agriturismo, come già ribadito dalla Cia, è necessario rafforzare la principalità agricola, valorizzando i prodotti aziendali e locali anche attraverso la ulteriore promozione delle diverse iniziative della filiera corta.
Fondamentale anche l'azione di governo del territorio con l'obiettivo di regolamentare l'uso del territorio favorendo l'attività produttiva e scoraggiando la rendita; e inoltre, promuovere il riordino della gestione dei terreni demaniali, con il duplice obiettivo di offrire nuove opportunità alle imprese agricole e di puntare all'utilizzo di tali terreni secondo criteri di gestione economica.
"La priorità -afferma il presidente Pascucci- deve essere l'attivazione immediata delle risorse del pacchetto anticrisi dedicate alle opere di prevenzione delle calamità ed alla realizzazione di opere di adduzione idrica; nonché l'approvazione della Legge Regionale sulla caccia e sulla gestione faunistica, già approvata dalla Giunta regionale ed attualmente all'esame del Consiglio, che rappresenta un ottimo testo frutto del lungo confronto sfociato nella Conferenza regionale sulla caccia".
Infine -ricorda la Cia Toscana - l'innovazione rappresenta un fattore strategico di rilancio anche per il settore agricolo e le aree rurali. E per questo occorre una strategia complessiva in tema di innovazione e sistemi di conoscenza, superando una visione che va facendosi strada da alcuni anni, secondo la quale l'investimento sull'innovazione, la conoscenza, la consulenza all'impresa, la formazione, rappresenterebbero uno spreco. Azioni che sono invece un supporto strategico ed essenziale per quelle imprese che guardando al futuro sono fortemente impegnate per affrontare nuove sfide.