Cia Siena: agricoltura a rischio senza un progetto di realizzazione invasi
L'Organizzazione provinciale ha incontrato i Consorzi di Bonifica e ora è la volta della politica. Risorse PNRR da utilizzare
Senza acqua l’agricoltura senese muore. E’ solo una questione di tempo. Senza una concreta e precisa progettualità che porti alla creazione in tutto il territorio di invasi idrici, fra qualche anno, continuare a produrre le eccellenze agricole ed agroalimentari di questa provincia, non sarà più possibile. L’allarme della Cia-Agricoltori Italiani di Siena non è nuovo, ma adesso non c’è più tempo da perdere.
La Cia Siena ha così deciso di occuparsi in prima persona di questa emergenza che riguarda tutti gli agricoltori senesi: "Intanto abbiamo fatto un incontro con i Consorzi di Bonifica -spiega il presidente Cia Siena, Valentino Berni-, a breve una iniziativa con il presidente della Provincia di Siena e con tutti i sindaci. Non c’è tempo da perdere anche perché le risorse disponibili, all’interno del PNRR (Piano nazionale ripresa resilienza) adesso ci sono e vanno convogliate verso un progetto reale e supportato dalla volontà politiche delle amministrazioni locali".
La cabina di regia tecnica -secondo Cia Siena- deve essere affidata ai Consorzi di Bonifica, ma come evidenziato è necessaria la consapevolezza da parte della politica che la situazione attuale non è sostenibile: "Il problema principale -aggiunge Berni- è che nessuno si sta muovendo per gestire la risorsa idrica, e che l’emergenza invasi non è mai stata una priorità per la politica locale e regionale e questo non possiamo più permettercelo. Se vogliamo continuare a coltivare, in questo territorio servono invasi di medie dimensioni più diffusi possibile. Adesso è necessaria la volontà politica dei comuni, un nulla osta che possa avviare un percorso progettuale che in tempi rapidi -utilizzando le risorse che saranno disponibili e l’innovazione tecnologica-, possa portare ad avere una irrigazione a portata di mano, moderna e funzionale per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’agricoltura senese".