17 Marzo 2023 | dal Territorio

Cia Puglia: Regione pubblichi bandi misure a superficie. In attesa 11 mila aziende

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Si rischia perdita premi per 50 milioni di euro, con biologico settore più esposto. Appello dei presidenti Sicolo e De Noia

“Sono 11.097 le aziende di tutta la Puglia, che rischiano di perdere un anno di premi legati alle misure a superficie se la Regione non pubblica subito i bandi. Complessivamente, la stima dell’ammontare totale di quei premi si aggira attorno a 50 milioni di euro, senza tener conto delle nuove aziende alle quali sarebbe impedito di accedere alle misure della nuova programmazione”. A denunciarlo è Gennaro Sicolo, presidente di Cia Puglia e vicepresidente nazionale dell'Organizzazione che aggiunge: "A subire le maggiori penalizzazioni, saranno le aziende con colture a seminativi, già fortemente penalizzate dalla riforma Pac entrata in vigore dall’1 gennaio 2023”.

Per non perdere un anno rispetto ai premi previsti - spiega Cia Puglia in una nota- occorre che la Regione Puglia pubblichi i bandi entro la metà di maggio. Giuseppe De Noia, presidente nazionale Anabio, l'Associazione per la promozione del biologico di Cia-Agricoltori Italiani, proprio su queste ultime aggiunge un elemento importante: “Qualora la Regione Puglia non pubblicasse i bandi, sarebbero soprattutto le aziende agricole biologiche a subire una mazzata, poiché sono ben 6.829 le imprese di questo specifico settore a non poter ricevere i premi”.

Il danno, in questo caso, sarebbe enorme, poiché le aziende agricole biologiche hanno maggiori costi di produzione, rese quantitative minori e, nella maggior parte dei casi, un basso indice di redditività. Nello specifico, i premi riguardano alcune delle misure bandite nel 2016 e poi prorogate: la misura 11 per il Biologico, la 10.1.1 sull’Integrato, la 10.1.2 per l’Ammendante, la 10.1.3 che riguarda l’Agricoltura conservativa-Sodo. I premi sono un sostegno importante, soprattutto in un momento storico come quello attuale, con le aziende agricole pugliesi che hanno subito e continuano a subire, da tutto il 2022 e nei primi mesi di quest’anno, il combinato disposto di costi di produzione aumentati a dismisura e valori non remunerativi riconosciuti alle produzioni.

“Contiamo -conclude Sicolo- sulla capacità di valutazione e la sensibilità dell’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, il quale  si renderà certamente conto della necessità di mettere subito mano a questo problema. I tempi tecnici per intervenire e pubblicare i bandi ci sono tutti, anche se occorre prendere subito l’iniziativa e predisporre quanto necessario”.