Cia Puglia: no a guerre di religione su filiera pomodoro
Urgente un tavolo di confronto. La richiesta nella lettera inviata agli assessori Pentassuglia e Delli Noci
"L’immediata convocazione di un tavolo di confronto tra tutti i soggetti interessati, affinché si pongano le basi per uno sviluppo concreto e di crescita della filiera del pomodoro, un importante settore che è fonte di reddito e di occupazione". È quanto chiede Cia-Agricoltori Italiani della Puglia.
In merito alla richiesta di autorizzazione al Ministero per indicazione geografica protetta (Igp) del pomodoro pelato “Napoli”, Cia Puglia ritiene che "le guerre di religione e di retroguardia siano ormai superate dai tempi e dagli eventi. Non si possono, infatti, continuare a difendere le vecchie logiche, né ci può fermare al mercato locale all’interno di uno più complessivo e globalizzato".
Cia Puglia propone che per la filiera pugliese del pomodoro (quella agricola, della lavorazione e del commercio) si raggiunga un accordo al fine di completare la stessa filiera nel territorio della Capitanata comportando, così, ricadute positive in termini di valore economico e sviluppo dell’area produttrice dell’oro rosso, per antonomasia.
Cia Puglia chiede all’assessore Agricoltura, Donato Pentassuglia e all’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, l’immediata convocazione di un tavolo che veda la partecipazione di “Italia Sviluppo”, le organizzazioni agricole, la cooperazione e l’industria pugliese.