Cia Potenza e Matera: rafforzare filiera biomasse legnose
Con circa 345.000 ettari di superficie boscata la Basilicata rappresenta un’opportunità per le biomasse legnose (legna da ardere; pellet, vale a dire segatura compressa; cippato, scagliette di legno) che sono la prima fonte di energia rinnovabile in Italia, pari al 34%. Lo evidenzia Cia-Agricoltori Italiani di Potenza-Matera in riferimento al Progetto Biomasse presentato da Stellantis per lo stabilimento di Melfi.
Come "combustibile" non saranno utilizzati rifiuti, ma sottoprodotti agroindustriali, come le acque di vegetazione dei frantoi e il materiale derivante dal trattamento di effluenti zootecnici (liquame suino e bovino).La possibilità di sfruttare sottoprodotti della filiera del legno, a poca distanza dal luogo in cui la stessa biomassa viene bruciata -si legge nella nota- rafforza la proposta di Cia dell’istituzione del Distretto regionale agroenergetico Basilicata. E‘ questo un modo per rendere competitive, dare maggiore redditività al sistema della Pmi imprese specie quelle agricole, contribuire alla produzione di energie rinnovabili.
Nel sottolineare che la filiera delle biomasse continua a rappresentare la prima fonte di energia rinnovabile a livello nazionale e internazionale, la nota evidenzia che senza quegli 8 megatep generati dalla termica di questo settore, l’Italia non avrebbe mai raggiunto gli obiettivi vincolanti posti dall’unione europea.
Per Cia, dopo il progetto Stellantis, l’istituzione del Distretto agroenergetico lucano è matura.