28 Maggio 2025

Cia Padova: produzione asparagi a +20% nell'Alta

#ortofrutta #produzione #territorio
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+ 20% di produzione di asparagi bianchi e verdi nell’Alta Padovana rispetto allo scorso anno. È la stagione buona questa, dopo un’annata così così, per uno degli ortaggi d’eccellenza del comprensorio. La qualità è ottima, come spiega Cia-Agricoltori Italiani Padova: “L’asparago dell’Alta è molto meno amaro se confrontato con quello tradizionale poiché cresce su terreni particolarmente sabbiosi. Qualcuno si spinge addirittura a definirlo dolce”.

Fra qualche giorno terminerà la raccolta, è tempo di tirare le somme. “Nonostante le frequenti precipitazioni registrate fra aprile e maggio -spiega Luca Bisarello, presidente della zona Cittadella di Cia Padova e storico produttore di asparagi- il raccolto è stato positivo. L’asparago è la classica coltivazione che fa vetrina: in questo periodo è molto richiesto, soprattutto ai mercati agricoli. Dove, peraltro, da dopo il Covid abbiamo assistito ad un incremento del 10%”. A dire che oggi le famiglie cercano sempre di più l’elevata qualità del prodotto.

“Garantiamo il massimo in termini di genuinità -aggiunge Bisarello- Dal campo alla tavola: l’asparago va colto e mangiato a stretto giro”. La stagionalità, dunque, è la parola chiave: “Al riguardo siamo chiamati a fare cultura a favore dei cittadini; non è possibile pretendere gli asparagi e le fragole d’inverno, ad esempio. Vanno rispettati i cicli naturali”. Per quei produttori che non si avvalgono della vendita diretta, e che invece fanno riferimento alla grande distribuzione, resta irrisolta la criticità dell’equo reddito. “Fatto 100 il prezzo di un prodotto che si trova sugli scaffali di un supermercato, all’agricoltore rimane solo il 10% del valore complessivo”. “Chiediamo alle Istituzioni di intervenire al fine di ristabilire un prezzo giusto”, conclude.