13 Febbraio 2023

Cia Padova: oltre 100mila mezzi agricoli vetusti, serve rinnovo

#macchineagricole
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Il presidente regionale Passarini: “Modernizzare parco macchine per garantire maggiore sicurezza”

Nella provincia di Padova oltre 100mila mezzi agricoli, su 300mila totali, hanno più di quarant’anni. Data la loro vetustà, non sempre garantiscono la massima sicurezza durante il lavoro negli appezzamenti agricoli di pianura o sui Colli.

Cia Veneto ha presentato in Quarta Commissione Consiliare un documento sul contrasto agli infortuni nei luoghi di lavoro, evidenziando che l’Inail, attraverso i bandi Isi, mette a disposizione delle risorse a dir poco esigue per rinnovare il parco macchine.

“Servono delle trattrici sicure, tecnologiche, al passo coi tempi -commenta il presidente di Cia Veneto, Gianmichele Passarini-. Ragion per cui abbiamo chiesto alla Regione delle rottamazioni o delle agevolazioni particolari finalizzate alla sostituzione delle centinaia di migliaia di mezzi ormai obsoleti, ma che vengono ancora utilizzati dagli agricoltori”. A tal riguardo, “sono necessari degli appositi sostegni economici a fondo perduto, in un momento storico in cui le imprese agricole fanno fatica a portare avanti le loro attività, tra rincari dei costi dell’energia e delle materie prime agricole”.

Fra le altre proposte avanzate da Cia Veneto alla Regione, “la predisposizione di appositi vademecum sulla sicurezza del lavoro agricolo scritti non solo in italiano, ma pure in inglese, francese e in tutte le altre lingue parlate dai lavoratori stagionali, molto spesso immigrati provenienti dall’Africa, dal Pakistan e dall’India. Va diffusa capillarmente la cultura della prevenzione”, chiarisce Passarini.

Secondo il presidente di Cia Veneto, inoltre, “sono da attuare al più presto accordi specifici con Inail, Università, medici di medicina generale e enti bilaterali per far emergere tutte le malattie professionali riconducibili al primario”.

“Nel nostro Paese, l’agricoltura è il settore in cui si verificano più infortuni mortali sul lavoro -prosegue Passarini- con una media di 100 casi all’anno, di cui una decina in Veneto, solitamente dovuti al ribaltamento del trattore, più altre fattispecie con macchine ed attrezzature agricole”. Non solo. Nelle fasi di lavoro manuale, ad esempio allorché vengono usate motoseghe, decespugliatori e cippatrici, l’operatore può rischiare di assumere posture incongrue o effettuare movimenti ripetitivi, ovvero essere esposto a rumori e vibrazioni.

“Ecco perché è strategica l’organizzazione di attività di prevenzione e di controllo”, puntualizza il presidente di Cia Veneto. Infine, va ricordato che nel padovano la stragrande maggioranza delle imprese agricole, addirittura l’88%, è a conduzione familiare, e di dimensioni ridotte, con una media di 11 ettari coltivati. “Parte della forza lavoro è formata da persone di età avanzata, tradizionalmente conosciuti come gli storici conduttori. Anche se, in ultima analisi, tutti i lavoratori in agricoltura vanno tutelati”.