Cia Padova: il Frantoio Cornoleda miglior oleificio italiano
L’olio dei Colli Euganei un brand riconosciuto a livello internazionale
Per il decimo anno consecutivo il Frantoio Cornoleda di Cinto Euganeo ha ottenuto le Tre Foglie sulla Guida degli Oli d’Italia del Gambero Rosso, conseguendo la prestigiosa “Stella”: un premio speciale che viene assegnato alle aziende olearie che, appunto, ricevono per dieci anni consecutivi il massimo riconoscimento (le Tre Foglie). La Stella “attesta l'impegno delle aziende stesse relativamente alla produzione di un olio di eccellente qualità”. Cornoleda, inoltre, si è aggiudicato la qualifica di miglior oleificio italiano agli ultimi Italy Food Awards, gli Oscar dei produttori italiani agroalimentari. E per l’ottavo anno consecutivo si può fregiare delle 5 Gocce Bibenda, conseguite qualche giorno fa al 44esimo Forum della Cultura dell’Olio e del Vino, a Roma, presente il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Il nostro olio ha conquistato i maggiori risultati a livello nazionale -commenta con soddisfazione il titolare dell’attività Devis Zanaica (la conduce assieme alla moglie Jaci)-. Siamo orgogliosi per gli attestati ricevuti. L’olio dei Colli Euganei, con caratteristiche organolettiche uniche nel suo genere, è un vanto per l’intero territorio”. Idealmente, aggiunge Zanaica, “condividiamo questi premi con le decine di produttori che, con fatica e dedizione, da decenni coltivano gli oliveti: una declinazione dell’agricoltura montana, ovvero resistente”. L’olio dei Colli Euganei, sottolinea Cia Padova, “diventa un brand che aiuta a valorizzare il comprensorio, da otto mesi dichiarato Riserva della Biosfera MAB UNESCO”.
“Sono tanti gli italiani e gli stranieri, su tutti, tedeschi, olandesi e provenienti dai Paesi dell’Est, che stanno scoprendo gli Euganei -puntualizza Zanaica-. In molti alloggiano nelle strutture del Bacino termale e poi vengono a fare un tour sui Colli, alla scoperta dei prodotti tipici. Una volta tornati a casa fanno pubblicità alle nostre tipicità col classico metodo del passaparola. Così il giro è destinato ad aumentare”. Secondo il presidente della zona Cia Este-Montagnana, Emilio Cappellari, “data la particolarità dei terreni, la qualità dell’olio risulta perfino migliore di quella di altre Regioni solo sulla carta più vocate quali la Puglia, la Toscana, il Lazio e l’Abruzzo; la varietà Rasara, ed esempio, è d’eccellenza”.
“L’olivo è una cosiddetta pianta biennale -continua-. Un anno fa molto, l’anno successivo meno: la resa non è costante. Tuttavia, la qualità stessa resta sempre di punta”. Non solo. Le distese di olivi dei Colli, molti dei quali coltivati a biologico, “rendono bello il paesaggio. Per il turista diventa pure un elemento scenico. Affascinante, infine, anche il mondo dei frantoi, che spesso raggruppano proprio i produttori”.