Cia Padova: famiglie gettano via cibo per 10 euro a settimana
Il dato diramato dall'organizzazione in occasione della Giornata nazionale della prevenzione dello spreco alimentare
Ogni famiglia padovana getta, in media, cibo per un valore di quasi 10 euro a settimana. Il dato, rilevato da un’apposita ricerca di Cia-Agricoltori Italiani Padova, viene diramato in occasione della Giornata nazionale della prevenzione dello spreco alimentare che ricorre oggi, 5 febbraio.
"Sempre di più siamo chiamati a veicolare il messaggio della spesa consapevole -commenta Cia Padova-. A tal proposito da qualche settimana abbiamo avviato un’apposita campagna in tutti gli undici mercati contadini dislocati in provincia”. L’altra faccia della medaglia è che, sempre stando al report, il covid ha contribuito a diminuire lo spreco alimentare del 12%.
“La parola chiave dev’essere consapevolezza di ciò di cui abbiamo realmente bisogno -spiega il presidente di Cia Padova, Luca Trivellato-. Le risorse, dall’acqua ai prodotti della terra, non sono infinite: siamo chiamati a prenderne coscienza e ad agire di conseguenza”. L’invito che estendiamo ai cittadini, aggiunge lo stesso presidente, “è scegliere un’alimentazione varia, che segua la stagionalità della frutta e della verdura. In questo modo si rispettano l’ambiente e la biodiversità e, soprattutto, vengono privilegiati i prodotti locali e tradizionali. Tutti elementi che si ritrovano nella filiera corta, dalla terra alla tavola”. Attraverso le decisioni di acquisto informate e una collaborazione con gli agricoltori “le famiglie hanno l’opportunità di diventare protagoniste della catena alimentare; in questo modo favoriamo la relazione diretta tra produttori e cittadini stessi; da un lato per sostenere e valorizzare l'agricoltura Made in Italy, dall’altro al fine di consentire alle persone di compiere delle scelte responsabili”.
Secondo Cia Padova, infine, serve dare un nuovo impulso alla legge anti-spreco, la 166 del 2016, supportando tutte le iniziative pubbliche e private per il recupero e la donazione dei prodotti alimentari invenduti.