16 Gennaio 2024 | None

Cia Padova: buona annata per il radicchio bianco Fior di Maserà

#produzione #ortofrutta #qualità
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Le gelate di questi giorni permettono un eccellente sviluppo vegetativo

Una buona annata per il Radicchio Bianco Fior di Maserà. Venti, complessivamente, gli ettari vocati tra Maserà, Due Carrare e Albignasego. Le gelate che si sono registrate nei giorni scorsi (ne sono previste altre da qui al fine settimana) stanno permettendo un eccellente sviluppo vegetativo.

“Il Bianco Fior -sottolinea Cia-Agricoltori Italiani Padova- ama le temperature sotto zero. In questo modo prende colore e, soprattutto, risulta più gradevole al palato. Migliorano, inoltre, le proprietà organolettiche”. Per quanto riguarda le rese, attualmente solo il 10% di quelle coltivato in pieno campo viene scartato; il resto viene lavorato secondo i crismi della tradizione. “Il ciclo per ottenere tale eccellenza dura almeno un paio di settimane: dalla raccolta in campo, assieme alle zolle di terra, al posizionamento nelle cassette”. Qui il radicchio viene lasciato maturare, coperto da dei teli; dopodiché occorre togliere la terra dal fiore (ovvero, la fase della toelettatura). A seguire la messa in acqua, operazione che dà croccantezza al prodotto. L’ultimo step è il confezionamento nelle tradizionali cassette. Quest’anno per ogni ettaro la resa è di circa 80 quintali. Peraltro, vi sono delle difficoltà in termini di reddito per gli imprenditori agricoli: per incassettare un kg di radicchio di Maserà ci vogliono almeno 3,5 euro di spesa tra manodopera e costi fissi; tuttavia, la grande distribuzione è disposta a riconoscere solamente pochi centesimi in più.

"Si tratta di un’eccellenza del territorio cui deve venire riconosciuto il giusto prezzo ai produttori -osserva il presidente di Cia Padova, Luca Trivellato-. Non solo. Siamo chiamati a portare avanti con continuità una campagna di valorizzazione ad hoc: sia del Bianco Fior che di tutte le altre eccellenze della nostra provincia”.

"Chi prova per la prima volta il nostro Radicchio -aggiunge Cristiana Scarabello, presidente Cia zona Padova- ne rimane sempre piacevolmente sorpreso”. È caratterizzato da cespi di foglie larghe e tondeggianti, con variegatura di colore di lievi tonalità: dal giallino al verde, screziato di marrone, rosso porporato e viola. La forma ricorda quella di una rosa; ha un sapore delicato, leggermente dolce, con un fondo amarognolo. “Unico nel mondo nel suo genere”, precisa la stessa Scarabello.

Per celebrare tale tipicità, domenica 21 gennaio - in piazza Municipio e in piazza Volontariato a Maserà - torna la Festa del Radicchio. Ricchissimo il programma: alle 10 benedizione dei mezzi agricoli, alle 10.30 distribuzione di the, caffè e vin brulè, alle 11 gli interventi delle autorità civili, alle 11.30 sfilata dei trattori lungo le vie del centro. Alle 15.30 musica live, alle 16 degustazione di risotto a base di radicchio Bianco Fior di Maserà (è prevista un’offerta di 1 euro a piatto, che verrà devoluta alla Fondazione Città della Speranza). “Sarà un momento conviviale, all’insegna della genuinità”, conclude Trivellato.