21 Maggio 2010

Cia Molise: per la sanità un disastro annunciato

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"Il problema della sanità ha ormai messo in ginocchio la nostra Regione annidandosi nel suo corpo come un devastante virus che negli anni si è riprodotto senza che nessuno si sia preoccupato di individuare una vera terapia. Anzi, al contrario, le imprese ed i cittadini comuni, si sono trovati inconsapevolmente a doverlo nutrire, già sopportando fino ad oggi, una tassazione tra le più alte a livello nazionale". E' quanto sostenuto dal presidente della Cia Molise Giuseppe Cristofano
"Non curante di ciò il Governo regionale ha perseverato negli sprechi e nella chiara volontà di non intervenire per razionalizzare la rete di servizi ospedalieri disseminati sul territorio, perseguendo la logica del 'tanto qualcuno dovrà pagare'. La crisi -rileva Cristofano- si sarebbe potuta arginare eliminando le opulenti ed inutili consulenze e soprattutto evitando di accrescere i costi della politica con l'incremento del numero dei consiglieri regionali subentrati a coloro che sono stati promossi sul campo assessori".
"E' troppo evidente che alla politica frutta di più non intaccare le rendite di posizione ed accontentare qualcuno per garantirsi il giusto equilibrio, ma non può essere sempre 'Pantalone' a farsi carico dei danni causati da chi vuole utilizzarla solo per il proprio tornaconto! Adesso chi ha causato questo disastro -sottolinea il presidente della Cia Molise- vorrebbe rifarsi una verginità cercando di ribaltare le responsabilità sul Governo nazionale, 'colpevole' solo per essere intervenuto, sicuramente troppo tardi, per chiudere d'imperio i rubinetti al fine di indurre il ripristino della normalità e della legalità".
"A questo punto -rimarca Cristofano- è inevitabile l'aumento dell'Irpef e dell'Irap, quali principali fonti di prelievo fiscale a favore della Regione, attraverso cui le imprese ed i cittadini molisani dovranno tirar fuori, per i prossimi anni, oltre cento milioni di euro per cercare di arginare una falla pericolosa che rischia di inghiottire l'intero sistema regionale. Un Molise già penalizzato dai suoi ritardi strutturali, dall'assenza di un vero progetto di sviluppo, da una situazione di crisi in cui si assiste sempre più allo smantellamento del tessuto produttivo ed imprenditoriale, non può sostenere questo ulteriore gravame!"
"Va da sè che i Fondi per le aree sottosviluppate (Fas), già prosciugati a monte per altre finalità, non potranno essere utilizzati per lo sviluppo e, quindi, per il recupero del gap rispetto ad altre regioni più evolute, perché bloccati dal Governo al fine di scongiurare la loro utilizzazione per l'abbattimento dei debiti della sanità. Davanti a noi si apre, dunque, una prospettiva inquietante perché siamo convinti -conclude il presidente della Cia Molise- di non essere nelle condizioni di poter sostenere ulteriori balzelli, oltre al già pesantissimo gravame della crisi.