Cia Molise: cambio al vertice, Nicolino Potalivo nuovo presidente
L’orizzonte è il 2030. L’ambito di riferimento l’Europa. L’obiettivo, il miglioramento delle condizioni di vita e la crescita del reddito per gli imprenditori agricoli. Con questi propositi si è svolta a Campobasso la Settima assemblea regionale della Cia-Agricoltori Italiani del Molise che ha eletto Nicolino Potalivo, nuovo presidente regionale dell’organizzazione professionale degli imprenditori agricoli.
Potalivo, 53 anni, di Montenero di Bisaccia, proviene da una famiglia di agricoltori da sempre impegnata nella produzione di uva e frumento. Per anni alla guida della cooperativa vitivinicola della zona, nell’ultimo periodo ha ricoperto il ruolo di presidente della Cia territoriale che conta oltre mille iscritti. L’agricoltore di Montenero di Bisaccia prende il posto di Luigi Santoianni che è rimasto alla presidenza della Cia Molise per due mandati.
L’assemblea congressuale ha confermato alla Direzione dell’organizzazione Donato Campolieti che in questi anni -ha sottolineato il presidente Santoianni a conclusione del suo intervento- ha mostrato grande capacità professionale non solo all’interno della struttura organizzativa ma anche nei rapporti con le istituzioni.
L’Assemblea regionale della Cia-Agricoltori Italiani Molise che si è svolta a Campobasso, nella sala di un albergo della città, ha visto la partecipazione dei delegati eletti nelle 40 assemblee territoriali.
Puntuale e minuziosa la relazione del presidente uscente Luigi Santoianni che ha elencato una serie di risultati ottenuti in questi anni ma ha anche rimarcato le criticità che sono presenti nel comparto. Lucida la sua riflessione sui problemi degli agricoltori italiani.
“Il settore agricolo -ha detto Santoianni- vive un vero e proprio dramma: quello di essere un comparto senza reddito. Una condizione che dura da 18 anni e che è destinato a peggiorare. Infatti, dal 1962 tutto nasce e tutto si decide in Europa. Dato che nei prossimi anni l’Ue taglierà i trasferimenti, senza cambiamenti radicali i produttori agricoli continueranno a soffrire”. E, per rendere più evidente questo disagio, il presidente in scadenza ha aggiunto: “In questi anni, sono stati i trasferimenti europei a permettere la sopravvivenza delle imprese agricole. Il reddito era composto per tre quarti dagli aiuti comunitari e un quarto da quello derivante dalla vendita dei prodotti. Partendo da questi dati, la Cia ha chiesto all’Europa di resettare tutto e ripartire dalla PAC anno zero definendo nuove regole. I tempi però sono stretti visto che il prossimo anno ci sono le elezioni europee”.
“Il mercato aperto, il libero scambio, le nuove tecnologie, l’innovazione -ha evidenziato Santoianni- sono nuovi stadi di confronto. In questi anni sono stati messi in movimento 200 milioni di euro dalla Regione Molise e 400 dall’Europa ma la burocrazia ha rallentato i pagamenti tant’è che le spettanze degli ultimi 3 anni non sono ancora state erogate. L’agricoltura può essere salvata ma solo attraverso l’equilibrio tra produzione e programmazione”
“In questi anni -ha proseguito il dirigente della Cia- i momenti di mobilitazione per difendere l’esistente e per conquistare nuovi diritti sono stati tanti. Cito l’Imu sui terreni agricoli e gli immobili ma anche la riforma dei consorzi di bonifica. Su queste questioni abbiamo imposto il nostro punto di vista. Non si può dire lo stesso sulla fauna selvatica che continua a produrre danni devastanti alle colture”.
Prima un video, poi il racconto dei dirigenti. “La Cia in questi ultimi decenni è diventata la seconda organizzazione degli agricoltori sia in Molise che in Italia, ed è la quarta per numero di iscritti in Europa. Ogni anno -ha sottolineato Santoianni- negli nostri uffici passano 500 mila imprenditori agricoli. Questa nostra associazione -ha concluso il dirigente della Cia- rappresenta un patrimonio da preservare e valorizzare”.
Hanno portato il loro saluto all’assemblea, i rappresentanti della Lega delle cooperative, di Legambiente, del sindacato USB, della Federconsumatori e l’assessore all’agricoltura della Regione Molise Vittorino Facciolla, che ha ringraziato i dirigenti della Cia Molise per le critiche e le proposte positive portate al Tavolo Verde dove “in questi anni -ha detto Fiacciolla- sono stati affrontati tantissimi argomenti per rilanciare l’agricoltura con un’attenzione nuova verso il ricambio generazionale nelle aziende agricole, gli investimenti di qualità nell’innovazione dei processi, l’ampliamento delle produzioni biologiche e per aiutare le aree svantaggiate”. L’assessore si è anche soffermato sulla riforma degli enti di Bonifica e sulla presenza della fauna selvatica nelle campagne.
La conclusione politica dei lavori della settima assemblea congressuale è stata affidata a Mauro Di Zio della Cia Abruzzo candidato alla vice presidenza nazionale degli Agricoltori italiani.